Milan: Balotelli è pronto a riprendersi la ribalta

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logo-milanFresco dell’annuncio delle nozze, Mario Balotelli si vede messo da parte da Milan e Nazionale. I rossoneri starebbero pensando di cederlo; in maglia azzurra rischia di perdere il posto in favore di uno scatenato Ciro Immobile. SuperMario è ancora imprescindibile?

Un matrimonio e due possibili divorzi: è la recente paradossale storia di Mario Balotelli. Il centravanti del Milan è ormai prossimo al grande passo con la compagna Fanny Neguesha, ma in cuor suo patisce le pene dei complessi rapporti che sta vivendo rispettivamente con il club rossonero e la Nazionale. La sua presenza non sembra più così fondamentale e la sua figura ne sta uscendo gravemente ridimensionata. Da stella e perno rischia di diventare quasi un peso per le due compagini per cui è chiamato a giocare. Il clamore e le aspettative che suscita rischiano di diventare il suo più grosso limite: riuscirà a riprendersi la ribalta già a partire dalla gara di sabato prossimo contro l’Inghilterra?

L’attaccante bresciano è concentratissimo sul primo campionato del mondo della sua carriera. Cesare Prandelli, nonostante qualche voce lo volesse alle prese con noie fisiche, ha dichiarato di non averlo mai visto così in forma. Insomma, un bel biglietto da visita in vista dell’imminente Mondiale che partirà domani: Balotelli pare essere un elemento fondamentale per questa squadra, uno dei pochi valori assoluti della rosa azzurra partita per il Brasile. Non tutti però la pensano così: una buona fetta dell’opinione pubblica, probabilmente la stessa che non è mai stata tenera con SuperMario, lo vorrebbe fuori dall’undici titolare nell’esordio contro gli inglesi, in favore di Ciro Immobile, vero e proprio uomo del momento, che gode di una forma fisica straripante. Una scelta del genere farebbe sicuramente molto scalpore e difficilmente Prandelli potrebbe prenderla a cuor leggero, senza tenere conto delle eventuali ripercussioni. Lo stesso C.T. ha escluso l’ipotesi di un attacco “pesante” che possa coinvolgere entrambi: uno o l’altro, Balotelli o Immobile, Mario “il bad boy” o Ciro “lo scugnizzo“. Se la bilancia fino a pochi giorni fa pendeva in maniera scontata dalla parte del bresciano, dopo la tripletta nell’amichevole contro la Fluminense di domenica scorsa Immobile si è rimesso prepotentemente in corsa nel ballottaggio per l’unico posto in avanti. Pare comunque difficile che Prandelli non rinnovi la fiducia verso Mario solamente pochi giorni prima dell’esordio mondiale, dopo averlo difeso e coccolato ad oltranza in ogni occasione. Il fatto che già se ne parli accende però un campanello d’allarme, nemmeno troppo timido. É possibile che Balotelli non sia più indispensabile per questa Italia?

La stessa domanda potremmo porla in ottica rossonera: Balotelli è da considerarsi ancora imprescindibile per questo Milan?  Probabilmente no, almeno da quello che sembra emergere dagli ultimi rumors che danno SuperMario sempre più lontano da Milanello. Le reprimende del presidente Berlusconi sulla sua posizione in campo si fanno sempre più frequenti ed anche mister Inzaghi non pare del tutto convinto di volerlo coinvolgere nel nuovo corso rossonero, preferendogli un attaccante con caratteristiche ben diverse come, ad esempio, Mario Mandzukic. Si fanno quindi sempre più insistenti le voci che lo vorrebbero sul piede di partenza, spostato nella lista dei cedibili ed in cerca di un offerente disposto a pagare cifre tra i 25 e i 35 milioni. Dopo un anno e mezzo di Milan per lui potrebbero riaprirsi le porte della Premier League, con l’Arsenal pronto a fare follie per portarlo all’Emirates Stadium. Un’altra domanda, citando Antonio Lubrano, sorge spontanea: è giusto privarsi di Balotelli? O meglio: è giusto farlo adesso? Ogni eventuale risposta si avrà a Mondiale terminato, quando si tireranno le somme e ci si reimmergerà esclusivamente nei problemi di casa Milan.

Balotelli ha quindi trovato la promessa d’amore dell’amata Fanny, ma ha anche contestualmente perso quelle di Milan e Nazionale. Il campione scostante, amato e odiato, genio e sregolatezza, pare non essere più la stella indiscussa, il perno attorno al quale costruire squadra e gioco. Colpa, probabilmente, della sua scarsa propensione ad un ruolo da leader, che in molti si aspetterebbero che ricoprisse: è difficile trovare un giocatore con le sue caratteristiche e con il suo carisma che non abbia la forza di prendere sulle spalle una squadra o di farsi sentire all’interno dello spogliatoio. Di momenti della svolta, della definitiva crescita del Balotelli giocatore, se ne annunciano almeno una decina l’anno ed hanno tutti lo stesso scontato e deludente epilogo: arrivano, passano senza lasciare segni duraturi e si trasformano in occasioni perse. Anche oggi, ad un giorno dall’inizio del Mondiale brasiliano e a tre dall’esordio della Nazionale azzurra, Balotelli è atteso all’ennesimo grande salto, quello step necessario a farlo diventare una volte per tutte un Campione vero, con la C maiuscola. Gli si chiede tanto, forse troppo: trascinare l’Italia più lontano possibile, un’Italia che affida gran parte del suo potenziale proprio sui colpi dei pochi fuoriclasse che ha, tra cui spicca proprio SuperMario. Qualcuno non vuole più credere alla favola del bad boy che diventa una stella: starà a Balo cercare di invertire questa poco edificante idea diffusa sul suo conto, provando a convincere tutti coloro che nutrono più di un dubbio su di lui, anche in ottica Milan. Perché, diciamoci la verità, con un buon Mondiale sul curriculum siamo sicuri che una sua partenza sarebbe poi così scontata? É l’ora di capire chi è veramente Mario Balotelli, una volta per tutte: The time is now.

[Alessandro Bracci – Fonte: www.ilveromilanista.it]