Anche se i tre turni di squalifica sono ormai un triste ricordo, archiviato, non si è esaurita l’onda anomala di polemiche che ha travolto in queste settimane Mario Balotelli. Che l’attaccante rossonero non sia un santarellino – e per molti nemmeno tanto simpatico – è risaputo, tuttavia i recenti casi sfornati ad hoc su giornali e tv hanno un qualcosa di davvero stomachevole. Balo guarda oltre, come ha sempre fatto, pensando al campo e a dare risposte concrete lì, dove sin da ragazzino si è trovato perfettamente a proprio agio, in area di rigore. La perla mandata a referto in Italia-Armenia valsa il 2-2 finale, con la preziosa collaborazione del sempre brillante Pirlo, è solo l’ultimo dei tanti messaggi lanciati agli haters (gli odiatori di mestiere) da SuperMario. Perchè lui è fatto così, va a short messages, segnali che fanno rumore, e poco cambia se confezionati in 140 caratteri o in una manciata di secondi.
Sabato tornerà a calcare il manto di San Siro, la sua casa, contro l’Udinese. Sì, proprio l’Udinese, la squadra di Serie A contro cui Balo ha ottenuto in carriera il maggior numero di vittorie, cinque su cinque incontri. Ancora incerottato in ogni reparto, il Milan torna a fidarsi del suo bomber migliore. Allegri confida nella cattiveria agonistica di SuperMario ma anche nella cabala. La scorsa stagione, al rientro dalla squalifica (tre turni dopo Fiorentina-Milan, poi ridotti a due) realizzò il quarto gol a San Siro contro il Catania, e nelle due giornate successive la rete decisiva in Milan-Torino e una doppietta all’Adriatico di Pescara. Insomma, dopo i soliti eccessivi attacchi mediatici, il Milan e il suo Re Leone rialzarono la testa e diedero un vitale scossone alla classifica.
[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]