Primo tempo. Si inizia in un clima surreale, con la Curva Sud, vuota, in cui campeggiamo tre striscioni (‘This is the end’, ‘Insert coin & save acMilan’, e ‘Game over’). Approccia meglio il match il Cagliari che pare più determinato e voglioso di fare sua l’intera posta, ci prova Mpoku con un tiro da fuori che si spegne a lato di poco, poi al 5′ Avelar crossa radente, Sau controlla in area ma, da ottima posizione, calcia incredibilmente a lato. Lo spavento sveglia i rossoneri che prendono campo e iniziano a lavorare bene sulle fasce con Honda-Abate a destra e Menez-Antonelli a sinistra, i sardi arretrano e perdono brillantezza, idee e coraggio. Dopo un paio di situazioni non finalizzate a modo, il Milan passa in vantaggio al 21′, Poli conquista palla sulla trequarti e prova l’affondo, arrivato al limite serve Menez in area, il francese controlla, traccheggia un attimo, e poi lascia partire un tiro a giro che è una pennellata d’autore, Brkic è battuto, per il transalpino fanno 14 in campionato. I rossoneri, sulle ali dell’entusiasmo, prendono in mano le operazioni e, a tratti, giocano anche bene, sfondando sulle fasce e trovando sbocchi anche centralmente, ci prova al 25′ Menez in rovesciata, salva un difensore in angolo, poi è Antonelli, lanciato in area da Van Ginkel, a sparare addosso a Brkic in uscita disperata, infine è Van Ginkel stesso a lasciar partire un siluro dal limite che fa la barba alla traversa. Nel finale si rivedono in avanti gli ospiti prima, al 38′, con una conclusione radente di Avelar che si spegne a lato, poi con un filtrante in area che Mpoku tocca molle e Lopez controlla agevolmente.
Secondo tempo. Entra Joao Pedro per il deludente Gonzalez, basta 1′ agli isolani per trovare il pari, una palla conquistata sui propri 16 metri si trasforma in una letale ripartenza, veloce ed efficace, la sfera arriva in area a Farias che si mangia Mexes e batte di giustezza Lopez, 1-1 e tutto da rifare. La risposta rossonera è immediata, al 4′ sugli sviluppi di un angolo, è lo stesso Mexes ad avventarsi sulla sfera, colpendo al volo di prima intenzione, la sfera batte a terra e supera ancora Brkic per il 2-1. Il Cagliari prova a fare la partita ma, a parte tanta buona volontà, crea poco offrendosi invece alle ripartenze rossonere che, poco cattive, non portano al gol, prima Antonelli, poi Destro non riescono a chiudere con tocchi vincenti sotto porta. I sardi tuttavia sono vivi e ribattono colpo su colpo. I rossoneri conquistano diversi angoli ma mancano sempre di quella cattiveria necessaria a a chiudere il match. Al 20′ fuori Mpoku e dentro Cossu. Al 24′ Inzaghi si gioca la carta Cerci, al posto di Honda, convincente solo a tratti. La partita diventa confusa e disarticolata, al 28′ fuori Destro, che si è battuto senza però troppo costrutto, al suo posto entra Pazzini. Alla mezz’ora Joao Pedro riceve la sfera nel cuore dell’area e calcia a colpo sicuro,la traversa salva Lopez. Nella giocata successiva, nelle praterie lasciate dai sardi, si avventa Cerci che viene affrontato fallosamente da Ceppitelli, pochi centimetri fuori area,Tagliavento decide però per il penalty, che Menez, al 32′, trasforma spiazzando Brkic e portando a 15 il suo bottino personale. Il Cagliari non demorde, al 35′ Cossu ci prova, la sfera termina larga di poco. Al 42′ esce l’ottimo De Jong, sostituito da Essien. Nel recupero Cerci offre a Pazzini la più facile delle palle da trasformare in gol, il bomber ha però le polveri bagnate e tira debolmente da due passi permettendo a Brkic di salvare, poco dopo è lo stesso Cerci ad involarsi da solo vero Brkic ma, anzichè servire ancora il liberissimo Pazzini, scarica addosso al portiere, l’ultima occasione è per Menez che calcia in area trovando una deviazione in angolo. Poi arriva il triplice fischio: la vittoria ed i 3 punti sono per il Milan.
Questa volta la maledizione degli ultimi minuti non colpisce ed il Milan si porta a casa, finalmente, e dopo lunga attesa, una vittoria sofferta, ma, nel complesso, cercata e voluta, peccato per il neo del rigore che ha chiuso il match che, onestamente non c’era. Gli isolani hanno fatto la loro partita, bene nei primi 10′, poi in sofferenza per tutto il primo tempo, meglio nella ripresa in cui l’innesto di Joao Pedro ha rivitalizzato la manovra dando il là a diverse occasioni da gol. Il Milan ha offerto un campionario completo dei suoi pregi e difetti, alternando buone giocate ad errori evitabili ed inammissibili, a questi livelli. Rispetto alle recenti uscite ha funzionato meglio la fase di costruzione del gioco, grazie all’efficacia sulle fasce e alla regia dei due olandesi, meno bene però la fase difensiva in cui l’incapacità nel portare la pressione alta ha regalato agli avversari possesso palla e facilità eccessive nel procurarsi opportunità da gol. Stasera gli episodi e le situazioni sono state tutte pro-Milan e questo ha contribuito ad indirizzare nel verso giusto la partita. Per adesso questo basta: la vittoria fa morale e chissà che, nel proseguo della stagione, la squadra non riesca a ritrovare le certezze e la spensieratezza che in avvio di campionato avevano fatto immaginare una stagione ben più soddisfacente.
[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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