Per il resto, è davvero difficile capire cosa al momento attuale sia necessario fare per uscire da questa crisi: a livello tattico l’orientamento di Allegri sembra essere quello di riconfermare il 4-3-3: la difesa verrà nuovamente ridisegnata, cosa che non giova di certo all’affiatamento dei difensori, e che dimostra come probabilmente Allegri non abbia ancora capito a chi affidarsi stabilmente per quest’anno. Anche per questa partita comunque, al di là di moduli o scelte tecniche, pensiamo che sarà più importante e delicatissima la preparazione psicologica della gara. Si potrebbe estremizzare il concetto dicendo che in questo momento al Milan, più che un allenatore, serve uno psicologo. I giocatori devono infatti uscire dalla crisi, giocare di squadra, dimostrare personalità e non farsi prendere dalla fretta di concludere a rete. A ranghi completi poi, e se mai si troverà un 11 base da mettere in campo, si potrà pensare agli aspetti tattici.
L’AVVERSARIO
Non se la passa molto meglio, a livello ambientale, la squadra Cagliaritana: nel mezzo di un braccio di ferro che coinvolge il presidente Cellino, l’amministrazione comunale e la FIGC infatti, a pagarne le conseguenze è infatti l’11 di Ficcadenti. E’ di poche ore fa la notizia della decisione di assegnare la sconfitta a tavolino per i fatti accaduti domenica in relazione della partita contro la Roma. Da un punto di vista tattico invece, Ficcadenti dovrebbe proporre una squadra schierata con il 4-3-3, con un atteggiamento spregiudicato. L’attacco, formato dal tridente Thiago Ribeiro, Pinilla e Ibarbo garantisce velocità ed estrema mobilità, le caratteristiche adatte a mettere in difficoltà una difesa come quella rossonera che allo stato attuale fatica non poco a prendere le misure agli avversari. Anche il centrocampo si presenta ricco di qualità e quantità potendo contare su Conti, Nainggolan ed Ekdal. Insomma, in un momento del genere nessun avversario può essere preso sottogamba, e sfortunatamente in aggiunta il Cagliari gioca in un modo adatto a far male a questo Milan; ragion per cui pronostichiamo un’altra partita in bilico fino all’ultimo.
LA CHIAVE TATTICA: Sembreremo ripetitivi, ma non c’è da dire altro in questo momento. I rossoneri devono ricercare nel gioco corale e l’unione di squadra quello che gli manca sul piano delle individualità. Solo così, sperando di riuscire a produrre un risultato pieno, si potrà ritrovare autostima e fiducia nei propri mezzi. Fondamentale l’apporto in campo di Bonera: è l’unico difensore con le caratteristiche giuste per marcare i veloci attaccanti cagliaritani. Il Milan dovrà sperare in una serata di grazia del proprio centrale di difesa.
IL GIOCATORE CHE SCHIEREREI: Robinho, senza ombra di dubbio. Dovesse essere titolare o entrare a partita in corso poco cambia; è l’unico che può permettere un salto qualitativo ai rossoneri in questo momento.
IL GIOCATORE CHE NON SCHIEREREI: Yepes, dato come possibile titolare nelle formazioni alla vigilia, potrebbe essere messo in difficoltà dalle caratteristiche degli attaccanti avversari. Serve gente veloce e agile per fronteggiarli. Fisicamente il Colombiano potrebbe reggere il confronto ma patirà sicuramente negli uno contro uno. Attenzione anche a marcare rigidamente a uomo contro un tridente mobile come quello del Cagliari: si rischia di perdere facilmente le misure.
[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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