MILANO – Questa volta non piove sul bagnato. Il ritmo lo imposta la pioggia di San Siro per il più classico dei mercoledì d’autunno (si è giocato il decimo impegno stagionale in Serie A, secondo turno infrasettimanale), ma il Milan di Sinisa Mihajlovic si adatta alla perfezione. Lento nel primo tempo (da addormentare anche chi soffre di insonnia) e senza grandi guizzi ma in crescita nella ripresa, il gruppo rossonero alla fine sorride per il secondo successo consecutivo tra le mura amiche che vale quota 16 punti in classifica e una boccata d’ossigeno per la panchina milanista. A farne le spese il Chievo Verona di mister Maran, capace, compatto e ordinato, di tenere botta a Montolivo e compagni soltanto nei primi 45 minuti – nulla di particolarmente complicato – tanto da rientrare negli spogliatoi forte della miglior occasione da rete: punizione dell’ex Birsa al 44′, botta di testa di Pellissier e intervento di Donnarumma a deviare sul fondo. Dal lato opposto del campo da segnalare, degne di nota, un colpo di testa di Bertolacci di poco alto sopra la traversa e un tiro a giro di Cerci che si spegne alla destra dell’estremo difensore clivense.
“Una gestione fallimentare, che un tifoso non può più sopportare: basta!”. Si è visto uno striscione, uno solo al primo blu, a confermare il malumore della tifoseria rossonera. In campo Mihajlovic conferma titolare il tridente visto domenica contro il Sassuolo (Bacca davanti, Cerci e Bonaventura a supporto), con capitan Montolivo in cabina di regia e Nigel de Jong rabbuiato in panchina. Il tutto sotto lo sguardo di Barbara Berlusconi e del ct Antonio Conte. La difesa dei pali è affidata a Gianluigi Donnarumma, bravo, promosso, preciso in ogni intervento ospite che l’ha chiamato in causa, nel secondo tempo soprattutto, sull’altro ex, Alberto Paloschi, proiettato in porta.
Nella ripresa è tutto un’altro Milan. All’8′ i rossoneri passano in vantaggio con un destro di Luca Antonelli, ben servito in area di rigore da Carlos Bacca: tiro sul secondo palo e Bizzarri con un pugno di mosche in mano. Fiducia e solidità hanno fatto la differenza, unite a una crescente prestazione corale. Il Chievo ha concesso maggiori spazi, gli uomini di Mihajlovic hanno sfruttato meglio le fasce e macinato gioco da squadra che può dire di valere un posto in vetta. E’ un nuovo spartito: più presenti, tutti più attivi, a cominciare da Jack Bonaventura e Juraj Kucka, in fase offensiva vere e proprie spine nel fianco della compagine veneta. Passi avanti insomma. Per la prima volta in stagione, quindi, il Milan esce da un match senza subire gol. Buone nuove, ed era ora, in attesa del vero test di maturità, atteso domenica a Roma contro la Lazio.
[Luca Rosia – Fonte: www.ilveromilanista.it]