Bisognerà però guardarsi dal Chievo che, dopo un avvio incerto in campionato nel quale ha raccolto tre punti nelle prime sei partite, ha deciso per l’allontanamento di Mimmo Di Carlo: al suo posto è stato scelto Eugenio Corini, ex della formazione clivense, che è riuscito ad ottenere già 7 punti da quando è alla guida della squadra gialloblu; il nuovo allenatore è riuscito a ridare grinta e compattezza ad un gruppo che sembrava frastornato dall’avvio shock. In questo caso, il cambio di guida tecnica ha prodotto i frutti sperati.
Per affrontare la squadra Veronese, Massimiliano Allegri dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) tornare a puntare sul 3-4-3; in difesa dovrà rinunciare allo squalificato Bonera e quindi vedremo l’ennesimo assetto difensivo differente con Mexes, Zapata e Yepes a proteggere la porta di Amelia. Emanuelson dovrebbe essere arretrato a centrocampo sull’out di sinistra, per inserire nel ruolo di esterno destro Bojan, che contro il Palermo ha mandato segnali positivi all’ambiente. In questo modo i rossoneri avranno però un assetto molto offensivo che potrebbe andare in crisi con il 4-3-3 messo in campo dal Chievo. Emanuelson a sinistra sarà l’osservato speciale: dalla sua prova potrebbe dipendere l’equilibrio tattico del Milan, che in caso di prestazione non positiva dell’esterno Olandese [giocatore dalle doti principalmente offensive ndr] potrebbe trovarsi in affanno sulla fascia mancina. Sarà però fondamentale capitalizzare al massimo questo impegno casalingo, poichè i rossoneri dopo questo impegno sono attesi da un filotto particolarmente duro in campionato dove si ritroveranno ad affrontare l’ottima Fiorentina di Montella, il Napoli e la Juventus: è chiaro dunque che ci vorrebbe un’iniezione di fiducia per affrontare con lo spirito giusto questo trittico di impegni.
LA CHIAVE TATTICA: Sempre ammesso che il Milan giocherà nel modo ipotizzato alla vigilia, assumerà particolare importanza per le sorti della partita il lavoro degli esterni di centrocampo. Affrontando un 4-3-3 ci aspettiamo che la pressione portata dal Chievo si concentrerà sopratutto sulle fasce laterali del campo, e utilizzando una difesa a tre sarà fondamentale il lavoro in copertura dei due per aiutare la difesa a non andare in affanno: il rischio è che un centrale si debba staccare per andare a chiudere sull’esterno lasciando così ampi spazi per poi inserirsi al centro. In attacco, sono molto curioso di vedere questa versione “tecnica” del tridente; se la condizione di Pato iniziasse a crescere, questa soluzione potrebbe mettere in difficoltà moltissime difese. Allegri deve dare licenza ai suoi attaccanti di puntare l’uomo: questi tre hanno le caratteristiche per creare superiorità numerica saltando il diretto avversario in dribbling.
[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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