Dopo le prime due uscite stagionali si è già capito quanto il Milan di Filippo Inzaghi sia diverso rispetto a quello dei suoi predecessori. Le parole rigore e sacrificio sono tornate a riecheggiare tra le mura di Milanello. Ciò che più ha colpito positivamente, però, di questo nuovo gruppo è l’idea di costruire finalmente delle fondamenta solide puntando su quei giovani talenti di cui dispongono i rossoneri.
Cristante, El Shaarawy, De Sciglio, e i nuovi Modic, Benedicic, Di Molfetta, Mastalli e Mastour sono il nuovo che avanza e soprattutto sono già delle pedine importanti all’interno della rosa milanista. Nelle prime due apparizioni stagionali, Inzaghi, ha dimostrato di nutrire moltissima fiducia nei confronti dei suoi ragazzotti e ha fatto intendere di impegnarsi a fondo per far crescere nel migliore dei modi ognuni di essi. Propositi nobili e si spera attuabili nel corso della stagione.
Inzaghi sta sorprendendo tutti per capacità dialettiche e per l’entusiasmo che sta mettendo in tutti i suoi impegni. Ha preso in mano le sorti del suo caro Milan e vorrebbe tanto essere quell’allenatore capace di riportare questa squadra dove merita, al vertice dell’Europa. Il suo intento è quello di ricreare quelle condizioni necessarie per poter dar vita a un nuovo ciclo vincente, proprio come ha fatto Conte, partendo da uno spogliatoio importante e da un gruppo di uomini maturi capaci di reggere il peso di questa maglia. Non sarà facile, considerando alcune delle teste calde presenti in rosa, ma con il suo entusiasmo e la sua voglia di vincere nulla è precluso.
Prende forma dunque il Milan di Inzaghi (in attesa del grande colpo sulla corsia di destra) che dovrebbe avere nella brillantezza e nella vivacità alcune tra le sue armi migliori. Una squadra veloce e determinata, pronta a lottare per raggiungere i propri obiettivi. Questo è quello che si chiede ai vari Balotelli e Honda: sudare, lottare e sputare sangue per i colori rosso e neri. Non c’è niente di più certo il Milan avrà queste caratteristiche e chi non riuscirà a stare al passo potrà benissimo fare le valigie. A buon intenditor poche parole.
[Giacomo Ceccarelli – Fonte: www.ilveromilanista.it]