Senza creare allarmismi avevamo dato notizia del blocco mercato del Milan, con una spiegazione che poi è stata confermata anche dai diretti interessati: con il “Lodo Mondadori” ci sarebbero stati morti e feriti. Il club di Via Turati ne esce ferito ma, per fortuna, non morto. Avevamo anche parlato dell’ultima idea della famiglia Berlusconi: uscire dalla holding Fininvest e far passare il club sotto la proprietà di Silvio Berlusconi, o figli, per distaccare la società di calcio dalle altre aziende di famiglia. Ai tifosi importano due aspetti: il primo è che Berlusconi non vada via. Il secondo è che si continui ad essere ambiziosi e competitivi. A questo ci pensa Adriano Galliani, il quale sta provando ad accendere il mercato con quel po’ di legna rimasta a disposizione e con l’unico fiammifero che il Cavaliere ha lasciato per il freddo inverno.
Mister X non c’è, non è mai esistito. C’è al massimo Mister G, che vuole portare a termine il Piano P e non tralascia il fattore M. Mister G di cognome fa Galliani e vorrebbe portare in rossonero il centrocampista argentino del Palermo, Javier Pastore, il primo vero obiettivo del mercato estivo di quest’anno. Il fattore M=Montolivo resta d’attualità, se non fosse altro per il fatto che Cassano a Milanello ha ancora poco da fare. Il suo agente, Beppe Bozzo, è tra i primi tre procuratori d’Italia. Una mia clamorosa dimenticanza aveva lasciato fuori dalla top ten degli agenti italiani proprio l’avvocato che in questi ultimi anni ha vinto anche le “cause perse”. Da Cassano a Marchetti, dal riscatto di Motta alla Juventus ai capricci di Zarate alla Lazio.
E’ e sarà il mercato della Juventus, prima big d’Italia a dover essere ancora una volta protagonista. Deve sistemare gli errori di un anno fa ma deve rifare una squadra a piacimento del proprio tecnico. Servono ancora tre esterni, due difensori ed un attaccante. La strada è quella giusta, Marotta sta pensando più agli acquisti, Paratici alle cessioni. Pur non condividendo la linea adottata per Aguero, la Juventus sta agendo con raziocinio ed intelligenza. Giuseppe Rossi è un affare, Bastos è il giocatore ideale per Conte, Vidal avrebbe bisogno di un rodaggio; le sensazioni sono, però, positive. Se dovessero arrivare questi tre calciatori, sarebbe già una Juve da terzo-quarto posto; se, però, si vuole colmare ulteriormente il gap dalle milanesi, la squadra necessita di due esterni ed un difensore centrale. Il resto deve essere bonificato. Bonucci, Storari, Grosso, Amauri, Motta e Pepe appartengono ad una Juve dei poveri. Resti pure Melo ma con un’altra testa. Il Direttore Marotta sa bene che si gioca tutto quest’anno: credibilità e carriera.
Lo scorso anno abbiamo usato il bastone, questa volta speriamo occorra solo una bella carota perché la sua lunga gavetta gli ha consentito di arrivare dov’è ora; sarebbe un peccato rovinare tutto in due anni. Vogliamo tornare sulla vicenda Atalanta che, troppo spesso in questi mesi, si è mischiata con la triste vicenda del calcio scommesse. Due riflessioni: se la Procura di Cremona aveva prove e non sensazioni perché non ha proceduto in tempi brevi? Perché il Presidente Percassi non si rivolge alla Procura Federale come vittima di tutta questa triste vicenda che ha tirato in ballo uno dei pochi club, in questo momento, puliti in Italia? La Federazione chiede sempre progetti, solidità economica e serietà imprenditoriale. Appena un imprenditore serio investe nel calcio, poi, fa di tutto per farlo spazientire. L’Atalanta sul mercato è stata paralizzata da un sistema che nel nostro Paese non ha mai funzionato.
Si è trovata sotto accusa quando invece doveva citare tutti per danni. Percassi continui per la sua strada; per amore di Bergamo e non per un Palazzo che, dal custode agli inquilini, non ha più nemmeno un amministratore del condominio. Indiscrezione di mercato che riguarda il Presidente della Lazio, Claudio Lotito. L’ultima pensata arriva da Salerno. Il marito del Ministro Mara Carfagna è fratello della moglie di Lotito. I Mezzaroma starebbero pensando di fare un’offerta per acquisire la Salernitana, club vicino al fallimento. Gli imprenditori rileverebbero il club granata a 0 e ripartirebbero dalla serie D. L’idea di Mezzaroma, marito del Ministro Carfagna, sarebbe quella di coinvolgere nel progetto proprio il numero 1 del club biancoceleste. Tuttavia, il coinvolgimento di Lotito dovrebbe restare, almeno in prima battuta, segreto.
[Michele Criscitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]