Ieri sera si sono rivisti. Una cena fra amici per fare il punto dopo colloquio, piuttosto duro e tumultuoso, di lunedì. Dopo due giorni di riposo nella sua Livorno Allegri è tornato a Milanello, dove nel pomeriggio di ieri ha guidato l’allenamento senza i nazionali. Le posizioni della società e del tecnico ormai sono chiare a tutti: Galliani continua a credere nel tecnico che, al momento, non è in discussione. Ora come ora la società rossonera ha deciso di prorogargli la fiducia, nella speranza che Allegri riesca a risolvere i problemi del Milan, problemi che sembrano tutt’altro che irrisolvibili.
Per prima cosa c’è da trovare un equilibrio alla difesa: aver schierato 9 difese diverse in altrettante partite stagionali per il momento non ha giovato, e forse questo è anche il motivo per il quale il Milan viene costantemente punito sui calci piazzati.
Il secondo punto importante su cui lavorare è quello di cambiare l’atteggiamento degli attaccanti. A leggerlo così il parco attaccanti dei rossoneri è di tutto rispetto: purtroppo però dei 10 gol segnati dei rossoneri in questo avvio di stagione, 8 sono stati realizzati da soli due giocatori. Tranne El Shaarawy infatti, l’unico che sta avendo continuità dal punto di vista realizzativo e di prestazioni, tutti gli altri attaccanti (escluso l’expoit di Pazzini a Bologna) sono ancora a secco, e le loro prestazioni sono nettamente al di sotto delle reali possibilità. Anche uno come Boateng, sul quale il tecnico ha costruito, assieme ad Ibra e Thiago, lo Scudetto 2011, non sembra più lui. Urge trovare una soluzione, e in fretta, prima che la classifica diventi ancor più nera di quella che è adesso. In ogni caso ad Allegri non è stato dato un ultimatum. Il Milan è atteso da sfide difficilissime, a cominciare di quella di sabato 20 contro Lazio, ma è chiaro che non si può pretendere di risolvere tutti i problemi nelle due settimane di sosta, per giunta senza i nazionali a disposizione.
Un crocevia importante sarà però la sfida seguente, quella di Champions contro il Malaga. Con una vittoria i rossoneri metterebbero al sicuro il passaggio del turno, non tanto per una questione di prestigio, ma anche, e soprattutto, per una questione economica. In sostanza l’obiettivo della società è finire dignitosamente la stagione, senza ulteriori tracolli, per poi ripartire dalla stagione 2013/2014, magari anche con nuovi investimenti. D’altronde l’opinione di Galliani (corretta in corso d’opera) sulla rosa del Milan è chiara e condivisibile: l’organico dei rossoneri non può lottare per lo Scudetto, è certamente inferiore a quello della Juventus e forse anche a quello del Napoli. Da queste due in giù però i rossoneri se la giocano alla apri con tutti, anche con l’Inter, e l’ultimo derby, risultato a parte, l’ha dimostrato. L’obiettivo di arrivare terzi, a 31 giornate dalla fine, è ancora più mai raggiungibile.
[Carlo Alberto Pazienza – Fonte: www.ilveromilanista.it]