Le parole dell’allenatore del Milan in conferenza stampa durante il primo giorno di ritiro della compagine rossonera.
MILANO – Quest’oggi è partita ufficialmente la stagione 2018/2019. Situazione societaria complicata in casa rossonera ma Gattuso, in conferenza stampa, predica calma: “Bisogna guardare al futuro, abbiamo cambiato poco, sono sicuro che qualcuno arriverà. Dobbiamo ripartire con entusiasmo, gli alibi si mettono da parte. Siamo qui per sudare e lavorare. Le problematiche ci sono e ci sono state, abbiamo il dovere di preparare la stagione al meglio. Sono convinto che si può solo migliorare, ma ho vissuto esperienze peggiori. Nessun giocatore ha mai chiesto di andare via, ci prepariamo ad affrontare la stagione con una buona base di partenza e un gruppo forte”.
C’è pressione? L’allenatore dei rossoneri risponde così: “Da solo posso fare bene poco, la sento la pressione. La società che ci rappresenta oggi ha avuto tante problematiche, ma a noi non ha mai fatto mancare nulla a livello economico. Noi dobbiamo onorare questa società storica e ce la metterò tutta per farcela. Ci ho sempre messo la faccia perché sono il primo tifoso del Milan, fa parte di me. Non mi fa paura questa situazione”. Sul mercato aggiunge: “Vorrei un’alternativa per l’attaccante esterno, una per Kessie. Abbiamo quattro attaccanti e vediamo cosa si farà. Se non cederemo un attaccante bisogna muoversi per i due ruoli che abbiamo detto”.
La nuova stagione potrebbe essere quella del salto di qualità di Andrè Silva: “Deve parlare il campo, dice Gattuso. Io spero che Bacca arrivi con la voglia di far fatica e sudare e non con la voglia di andare via per forza. Spero che chi resta abbia la voglia di fare bene. Andre Silva sa che lo voglio molto più sveglio, si deve dare una svegliata perché quello che ha fatto finora non basta. Il campo mi dirà chi saranno i titolari e chi no”. Su Halilovic: “Può giocare mezz’ala. Ha caratteristiche ben precise, ma io lo vedo lì anziché mezza punta. Ha più qualità e meno corsa, ma può fare bene”. Infine una battuta sull’arrivo di Buffon a Parigi: “Non avrei mai pensato che Gigi a 40 anni giocasse ancora da protagonista. E’ andato in una grande società e con grandi giocatori. Mi ha sorpreso perché nel 2010 aveva la schiena a pezzi e tutti dicevano che era finito, e invece siamo ancora qua a parlare di lui”, chiude così Gattuso.