Ricordate il Milan molle e sconclusionato delle ultime gare? Scordatelo! Da sabato, Ricky Montolivo e soci comanderanno il giuoco, parola di Silvio Berlusconi. Deliri presidenziali, semplici, consapevoli deliri, niente di più… Vaneggiamenti a parte, comunque, già contro il Toro sono previsti cambiamenti. Da Milanello (dopo Arcore) arrivano precise indiscrezioni: Sinisa Mihajlovic sembra intenzionato a rispolverare il buon vecchio 4-4-2. All’olimpico, dunque, al cospetto dei ragazzotti di Giampiero Ventura, il serbo ha in… serbo sorprese.
Ma è cosa buona è giusta? Certamente sì, partendo dal presupposto che il 4-3-1-2, con le risorse umane attualmente a disposizione (quindi senza un regista di ruolo né un dieci puro) è infattibile. Ma attenzione: con i Nazionali in giro per il Mondo e i pochi giorni che separano il Milan dalla trasferta al veleno di Torino, il rischio di finire in trappola, vittime della propria impreparazione, è più che mai concreto. È conveniente, dunque, cambiare assetto senza un adeguato lavoro alle spalle? Evidentemente, secondo mister Mihajlovic, lo è. E guai a contraddire il sergente di ferro Sinisa. Sarà…
Francamente, considerando anche lo spessore dell’avversario, stravolgere modulo e interpreti in così poco tempo, appare più un azzardo che un tentativo assennato. Ma tant’è. Non resta che fidarsi dell’allenatore: dall’alto della sua esperienza, forgiata da anni in provincia, l’ex Samp saprà certamente il fatto suo. Ovviamente, restano le preoccupazioni, così come i tanti interrogativi, ma sarà il campo, come sempre, a sciogliere ogni dubbio.
[Salvo Trovato – Fonte: www.ilcalciomagazine.]