Milan-Hellas Verona 2-2: Nico Lopez gela i rossoneri

Una rete allo scadere dell’ex giocatore dell’Udinese condanna al pari la squadra di Inzaghi

MILANO – Settimana ancora una volta piena di parole, e non di calcio (ma anche in Tim Cup il Milan aveva già salutato la compagnia) quella trascorsa a Milanello, ma, soprattutto, sulle pagine dei giornali e nei salotti delle tv, tra nuovi facoltosi compratori (libanesi?), allenatori futuribili e rivoluzioni d’organico. Inzaghi è più che mai sulla graticola, dopo l’ennesima prova imbarazzante del Bentegodi contro il Chievo, ma stasera, a San Siro, contro l’Hellas ha l’opportunità di far ricredere qualcuno dei suoi tantissimi detrattori. Veneti reduci dall’importante successo di Cagliari, dunque, rinfrancati e tranquilli, che si presentano in formazione tipo con lo spauracchio Toni a guidare l’attacco. Rossoneri che cambiano ancora gli interpreti in campo, questa volta tocca a  Cerci affiancare l’intoccabile (?) Menez, con Destro malinconicamente in panchina con Pazzini in campo, a centrocampo spazio a Muntari, coppia di centrali inedita in difesa: Mexes e Paletta.

Primo tempo. Milan che inizia con un lungo e stucchevole giropalla, tanto preciso quanto inoffensivo, che non riesce a trovare sbocchi nel sistema difensivo degli ospiti che chiudono tutti i varchi, aspettano e ripartono velocemente sulla riconquista. Dopo una caduta plateale di Menez in area ed un liscio di Pazzini sul dischetto su assist del francese, al 12′, arriva il primo tiro in porta, lo scaglia Jankovic che spedisce a lato di poco. Dopo un’uscita a vuoto di Lopez su cui Toni, da posizione angolata, spara alto, al 17′ Muntari, in netto ritardo, abbatte in area Ionita, Giacomelli assegna il penalty che Toni trasforma con un cucchiaio che vale il vantaggio dei suoi e il suo quinto centro consecutivo. La reazione rossonera è confusa, la sfera corre sulle fasce, meglio Antonelli a sinistra che Cerci a destra, ma l’azione pare approssimativa e priva del mordente giusto, sfiora il raddoppio Ionita al 31′, salva di piede Lopez,  un bello slalom di Antonelli è chiuso da un prezioso cross al centro, salva tutto Pisano, al 33′ ci prova dai 25 metri Mexes, la sua conclusione si perde a lato di poco. Nel finale di tempo Inzaghi ordina di passare al 4-4-2 abbassando Cerci sulla linea dei centrocampisti e, al 40′, Jankovic sbaglia il tempo dell’anticipo toccando Mexes in area, Giacomelli assegna un altro penalty che, al 41′,  Menez trasforma con un tiro centrale che spiazza Benussi, 1-1 e tredicesimo centro per lui.

Secondo tempo. Subito in avvio di ripresa, a coronamento di una percussione in area confusa e casuale, un cross di Cerci diventa, dopo essersi impennato per il tocco di Marques, un assist prezioso per Mexes che, grazie ad un rimpallo favorevole, riesce, sull’uscita a vuoto di Benussi, a trovare il pertugio giusto per infilare in rete con l’aiuto di due difensori gialloblù che pasticciano sulla linea di porta, 2-1 al 47′. La reazione degli ospiti è molle e si fa attendere, bisogna aspettare il 57′ per vedere un’occasione, è ancora Toni a calciare da buona posizione, la sfera scorre via vicino al palo di sinistra. Gli ospiti provano ad alzare i ritmi, dopo un’ora di gioco esce Hallfredsson, ammonito, ed entra Obbadì, Inzaghi risponde con Honda per Cerci. Il Milan si fa vedere in ripartenza, al 67′ ci prova Muntari da fuori, un difensore devia in angolo, ma la squadra resta bassa e fatica a rendersi pericolosa con continuità.  Al 72′ il Verona sfiora il pari, Tachtsitis stoppa di petto al limite e scaglia un missile che picchia sotto la traversa e poi rimbalza in campo per essere poi allontanata in angolo. In ripartenza Honda da buona posizione conclude alta una bella transizione tre contro tre, a 14′ dal termine Inzaghi si copre togliendo Pazzini ed inserendo Bocchetti, con Antonelli che sale sulla linea dei centrocampisti. Al 78′ finisce la partita di Jankovic che lascia il posto a Nico Lopez, autore del gol della bandiera nel match d’andata. Il resto del tempo scorre via con l’Hellas che prova, quasi per forza d’inerzia, ad avanzare senza però mai rendersi davvero pericoloso, ed il Milan che, in ripartenza, guadagna solo un gran numero di corner senza davvero impensierire Benussi. Nel recupero espulso, per proteste, Mandorlini, poi Destro da il cambio a Menez. E quando già i titoli di coda sul match sono pronti, ecco Gomez che riesce a toccare di testa lanciando Nico Lopez che, arrivato al limite, calciando pure male, riesce a battere Diego Lopez, regalando ai suoi il 2-2, ormai insperato.

Per il Milan arriva un’altra, l’ennesima, delusione di una stagione sciagurata e di un 2015 tutto da dimenticare. E dire che questa volta sembrava davvero fatta, la vittoria in rimonta era pronta per essere festeggiata, poi, proprio all’ultimo respiro, ci ha pensato Nico Lopez a spegnere in gola l’urlo liberatorio di Inzaghi. Anche questa sera, la prestazione del Milan non ha soddisfatto nessuno, non solo i palati fini. La squadra ha palesato i soliti problemi, la manovra è sempre lenta e prevedibile, troppi sono i cali di tensione all’interno del match, la continuità nel proporre gioco offensivo è più un’eccezione che la regola. In fase difensiva, oltre ai due gol, sono state concesse almeno 4 palle gol nette ad avversari che non hanno certo spinto con furore, sintomo di un centrocampo che copre poco e di un attacco che non aiuta, oltre alle solite deficienze strutturali. Questa nuova beffa rende la situazione di Inzaghi ancor più traballante. Sinceramente non abbiamo notato incoraggianti e rilevanti segnali di crescita, il futuro resta piuttosto nebuloso, e, a questo punto, non resta che aspettare il rientro degli infortunati, ma dubitiamo che le cose possano mutare in modo radicale.

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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