Un passo indietro rispetto a Torino anche se, finalmente, il Milan è riuscito con la Sampdoria a non incassare gol. Rossoneri che però hanno badato sostanzialmente a evitare di finire fuori giri, abbassando il ritmo della partita anche quando, al termine di un forcing dispendioso, i blucerchiati sembravano poter offrire il fianco alla risposta milanista.
L’uscita di Ambrosini è stata il primo campanello d’allarme, seguito dalle assolutamente insolite difficoltà di El Shaarawy e dalla progressiva perdita di smalto e lucidità di Bojan. Gli uomini più importanti venivano dalla trasferta con supllementari di coppa Italia e non hanno semplicemente retto il doppio (triplo se pensiamo al Siena di domenica scorsa) impegno ravvicinato.
Ennesimo segnale che spinge a pensare che il Milan, così com’è, non ha le forze necessarie per giocare un campionato di vertice, anche considerando i tanti impegni di coppa affrontati. Il mercato deve certamente portare qualità alla rosa. Più banalmente però il problema è numerico. Allegri dispone di molti calciatori, ma pochissimi vengono impiegati regolarmente. Segno questo di come, al di là delle dichiarazioni di facciata, il tecnico toscano necessiti di innesti adatti e pronti all’uso a centrocampo (soprattutto) e in difesa.
[Elia Lavelli – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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