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Milan, il punto: il 4-2-3-1 non valorizza Honda?

Inizio difficile per Keisuke Honda, nuovo numero dieci del Milan in arrivo dal mercato di gennaio. Il giapponese – al centro del focus proposto oggi dal Corriere dello Sport – dopo il debutto positivo contro il Sassuolo (coinciso però con l’ennesima debacle stagionale dei rossoneri) e la prima rete realizzata in Coppa Italia allo Spezia, non ha trovato continuità di rendimento e settimana dopo settimana l’interesse nei suoi confronti è diminuito. Non è un caso che il black-out di Keisuke sia coinciso con l’arrivo di mister Clarence Seedorf e il passaggio al 4-2-3-1, modulo che contempla tre giocatori di qualità sulla trequarti. Honda predilige la posizione centrale, dietro la punta, il Professore invece è convinto che possa dare un prezioso contributo largo a destra; esterno, l’ex Cska Mosca ha però trovato più difficoltà di adattamento.

Il suo particolare carattere, poi, molto riservato, non ha favorito l’integrazione nel nuovo spogliatoio. Certo, non è ancora il momento di tirare le conclusioni, Keisuke ha bisogno di tempo per calarsi al meglio nella nuova realtà italiana, estremamente lontana da quella russa, la sensazione però – guardando anche al prossimo rientro in campo di Stephan El Shaarawy e al sorprendente inizio di Adel Taarabt – è che nelle prossime settimane Ghin Rò (Lupo d’Argento, il soprannome affibbiatogli da Carlo Pellegatti) si giochi molto del suo futuro in rossonero.

[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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