Forse Filippo Inzaghi ha pagato l’inesperienza, forse la dirigenza ha sbagliato molte valutazioni, forse non tutti i giocatori sono funzionali per il nuovo corso rossonero, sta di fatto che il Milan vince poco e convince ancor meno. La gestione Inzaghi è a dir poco disastrosa con sole 8 vittorie in ventisette partite.
Bisogna tornare dietro di 30 anni per vedere un Milan così brutto, era la stagione 1983-1984, quando alla guida della panchina rossonera c’era Castagner che chiuse la stagione con sole 10 vittorie. Sicuramente la rosa attuale presenta delle lacune importanti, soprattutto a centrocampo, tuttavia Inzaghi non è esente da responsabilità poichè una fisionomia di gioco, un’impronta importante la dà anche il tecnico che fondamentlmente è la guida di una squadra. Troppe volte Inzaghi non ha individuato le giuste sostituzioni nè il momento giusto per effettuare un cambio per non parlare della scelta di cambiare continuamente gli interpreti delle partite o il modulo. Super Pippo in questa stagione ha sperimentato troppe volte e forse questo potrebbe aver creato non pochi malumori all’interno dello spogliatoio, perchè talvolta è meglio prendere una decisione ferma e sicura a discapito di uno piuttosto che di un altro che effettuare continui turnover.
Sicuramente il tempo è dalla parte di Inzaghi che potrà dimostrare tutto il suo valore, migliorare e diventare un tecnico vincente, al momento però a farne le spese è lui oltre che l’intero pianeta Milan, tifosi compresi, che anche in questa stagione viaggiano nell’anonimato e, dopo anni di grandi successi, fa male vedere questa situazione, perchè se è vero che i cicli devono essere costruiti è anche vero che nessuno si aspettava una nuova debacle anche in questa stagione.
[Giancarlo Fusco – Fonte: www.ilveromilanista.it]