Milan, il punto: l’importanza dei tre trequartisti dietro all’unica punta

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logo-milanCon la coppia Essien-De Jong fondamentale a copertura della difesa e con la qualità che può dare Montolivo, potrebbe andare in panchina Robinho

MILANO – Il 4-2-3-1 è un modulo prettamente offensivo, certo. Ma è soprattutto una disposizione di gioco che in campo implica sacrificio collettivo e, soprattutto, equilibrio tra i reparti. Un equilibrio ancora precario per il nuovo Milan di mister Clarence Seedorf. Ci sarebbe stato da aspettarselo: passare dalla mentalità difensivistica dell’ex tecnico rossonero Massimiliano Allegri a quella spregiudicata e spavalda dell’olandese non è semplice. È necessaria pazienza e tempo da parte di tutti (tifosi inclusi) e tanto sacrificio da parte degli interpreti in campo. Queste lacune (da colmare al più presto) si sono manifestate esplicitamente nella trasferta di Napoli, dove una grande squadra, qual è la corazzata di Benitez (che peraltro usa lo stesso modulo), ha dimostrato tutti i limiti della nuova disposizione tattica rossonera.

La compagine milanista ha subìto e sofferto il gioco azzurro interamente nella prima frazione di gioco e nel secondo tempo sino all’ingresso di Montolivo. La coppia centrale di centrocampo Essien-De Jong assicura grande quantità davanti alla difesa, essendo entrambi due mastini del centrocampo, specialisti nel recupero palloni e nello spezzare la manovra avversaria. Per loro tanta corsa e polmoni, ma la qualità è roba altrui. Roba del capitano, insomma. Infatti, l’entrata in campo di Montolivo ha rigenerato una manovra di gioco poco fluida e molto individualista. L’ex Fiorentina ha offerto una vasta dose di equilibrio tra reparti, agevolando ambedue le fasi: maggiore copertura in fase di ripiegamento e al contempo maggiore qualità in fase offensiva.

Non a caso l’ingresso di capitan Montolivo è coinciso con uno dei pochi momenti positivi del Milan nella brutta sconfitta rimediata a Napoli. In questo 4-2-3-1 i due mediani sono essenziali, per cui Essien-De Jong dovranno essere riconfermati. Fondamentale sarà pertanto la giusta scelta dei tre trequartisti dietro all’unica punta. Dopo la trasferta campana appare più che probabile che Robinho non sarà più un titolare fisso e indiscutibile (e non solo per l’infortunio muscolare che ha patito), scalzato alla grande dal sorprendente Adel Taarabt, giocatore veloce e in grado di saltare l’uomo con facilità. Considerata poi l’imprescindibilità della tecnica di Montolivo per questo Milan, Kakà e Honda si verrebbero a giocare l’ultimo posto titolare. Con Taarabt esterno sinistro e Montolivo centrale, la scelta più logico per il posto di destra ricadrebbe sul nipponico, ma a Kakà è difficile rinunciarvi di questi tempi…

[Tommaso Stefanachi – Fonte: www.ilveromilanista.it]