Milan, il punto: manca ancora un modulo efficace

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Se i cambi di uomini fossero dettati dal turnover non ci sarebbe da preoccuparsi. Quando in panchina c’era mister Carlo Ancelotti capitava spesso di vedere un Milan A in Champions League, uno di alto livello anche in Campionato e un terzo, meno competitivo, condito dalle seconde linee, in Coppa Italia. Oggi, invece, anche per via delle illustri partenze dell’ultimo calciomercato, questo modo di gestire la squadra è ormai un ricordo. L’attuale allenatore milanista Massimiliano Allegri non è ancora riuscito a dare un’identità precisa alla squadra. Il tecnico toscano non ha ancora scelto un modulo di gioco efficace e, soprattutto, non ha ancora individuato i giocatori sui quali puntare per le partite più importanti di Campionato e Champions League.

Lo dimostra il dato riportato oggi tra le pagine de La Gazzetta dello Sport. Sulla Rosea, si legge infatti che, dall’inizio della stagione, mister Allegri ha schierato 9 difese differenti in altrettante partite, senza comunque aver ancora trovato la formula giusta, eccezion fatta per le fasce laterali, che sembrano aver trovato i loro padroni: Abate a destra e De Sciglio a sinistra. L’altro punto fermo della retroguardia rossonera si chiama Christian Abbiati, anche se qualcuno, nonostante le prodezze contro lo Zenit, vorrebbe vedere in campo Marco Amelia. Un altro dato che deve fare riflettere è quello dei punti totalizzati: lo scorso anno, il Milan, dopo sette giornate di Campionato, aveva 4 punti in più. Inoltre, è sceso il numero di gol realizzati, passati da 12 a 7. L’unico aspetto in parte positivo è quello dei gol incassati, scesi da 11 a 7. Tuttavia, queste 7 reti sono state più decisive. Il Milan è ancora in cerca di una nuova identità.

[Enrico Fonte – Fonte: www.ilveromilanista.it]