Corrono tempi duri in casa Milan e per Filippo Inzaghi è arrivato il tempo dei primi bilanci. Di sicuro non positivi, ma dietro alle manfrine, alle battaglie televisive o a suon di comunicati, che allietano le orecchie del tifoso medio rossonero, la situazione rossonera è critica. Il Milan di Inzaghi deve voltare pagina. Per farlo arrivano quattro gare impegnative, ma assolutamente non impossibili. Non quello che verrebbe comunemente chiamato un poker d’assi. Empoli, Cesena, Chievo e Verona, tutte squadre che non lottano per l’Europa che conta ma per tenersi stretto il campionato italiano. La prima sfida sarà di sicuro la più dura. L’Empoli di Sarri gioca un ottimo calcio. La squadra toscana, con il più basso monte ingaggi della Serie A, ha creato un meltin pot di vivacità giovanile e fondamentale esperienza, con i vari Verdi, Rugani, Pucciarelli che interagiscono nel miglior modo con un reparto d’attacco d’annata, con Maccarone, Tavano e l’eterna promessa Michelidze. I risultati ottenuti con l’Inter, con la Roma e con lo stesso Milan sono la prova che i toscani possono creare non pochi problemi ai rossoneri di Inzaghi.
Il Cesena non sta attraversando un ottimo momento e, nonostante l’inaspettata vittoria contro la Lazio, i romagnoli non stanno brillando. Più che altro, vivono di luce riflessa sui colpi diDefrel e dell’intramontabile Brienza. Le due veronesi, invece, sono sempre state delle avversarie ostiche ma sia l’una che l’altra hanno subito delle involuzioni notevoli. Inzaghi dovrà stare attento al contropiede delle squadre sopra elencate, ma questo Milan ha le armi per vincere questi match.
Il principale vantaggio per Inzaghi sarà il fatto di giocare tre delle quattro gare a San Siro. Per rilanciare i sogni europei e soprattutto il sogno di Pippo, ovvero quello di rimanere quanto più a lungo sulla panchina rossonera, servono dodici punti. Non è una mission impossible, anzi. Questo può essere il trampolino di lancio che il Milan aspettava da tanto e che il calendario non ha garantito. I problemi di Inzaghi vanno risolti ora, per poter proseguire al meglio nella rincorsa all’Europa, che sia essa nella competizione più importante o nella secondaria. Se questo non dovesse accadere, allora l’ombra di Antonio Conte insorgerebbe ancora più maestosa su Inzaghi.
“Il tempo può risolvere molti problemi. Ma quelli che il tempo non può risolvere, li dobbiamo risolvere da soli.”
Haruki Murakami
[Giulio Scardino – Fonte: www.ilveromilanista.it]