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Milan, il punto: si soffre il “mal di gol”

C’è chi soffre del comune mal di gola e chi invece di un più raro mal di gol. Fra le due malattie non c’è solo una “a” di differenza ma anche il metodo di cura: se nel primo caso basta un’aspirina o qualche compressa unita al riposo, per il secondo non ci sono al momento rimedi accertati. Ebbene, il Milan è una squadra che soffre di mal di gol. I rossoneri, nonostante un attacco di primo livello formato da giocatori del calibro di Bojan, Pato, Pazzini, El Shaarawy e Robinho, fra incomprensioni tattiche e infortuni, non riescono ad esprimere al meglio la manovra offensiva. In questa stagione i gol in campionato sono stati solo 12 in dieci giornate disputate fino ad ora e viste le potenzialità ci si aspettava molto di più soprattutto se si considera che gli attaccanti ad andare a segno sono stati solo due: Pazzini ed El Shaarawy. Troppo poco per il reparto offensivo di chi ambisce ai posti alti della classifica. In Champions League le cose non vanno meglio, anzi. In tre partite, per due volte, l’attacco del Milan ha fatto cilecca e soltanto nella trasferta russa contro lo Zenit si sono visti tre gol ma solo uno porta firma di un attaccante.

Come sono stati realizzati i gol fino ad ora ? Uno su calcio di rigore, uno su autorete, la maggior parte su azioni personali di El Shaarawy – vedi il secondo gol allo Zenit e quello col Parma – e gli altri in modo un pò, non casuale, ma abbastanza anomalo. A Bologna il secondo e terzo gol di Pazzini sono più che reti cercate delle manne dal cielo; il gol di Emanuelson in Champions è stato favorito dalla deviazione della barriera. Nelle ultime uscite c’è stata una ripresa con un gol su una bella azione nella sfida contro il Genoa e i due segnati a Palermo.

Nessuno ha notato qualcosa? Per coloro che se ne fossero accorti, al Milan mancano alcune tipologie di gol. Se si analizzano le partite dei rossoneri in questa stagione, si nota che non ci sono reti avvenute in seguito ad un colpo di testa nè dalla battuta di un calcio di punizione. Solo poche volte il gol è arrivato alla fine di un’azione corale e degna di nota. Una cosa è certa: per guarire dal mal di gol serve invertire questa tendenza e le ultime partite hanno incanalato il Milan nel giusto binario da seguire. Sono solo mali di stagione, da cui è possibile guarire, a patto che vengano curati per tempo.

[Federico Giuliani – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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