Partiamo da Robinho: come noto, tra giugno e luglio il Milan e il Santos hanno intavolato una lunga trattativa per la cessione del numero 7 rossonero al Peixe. La trattativa si è però arenata per motivi economici, visto che il club brasiliano ha ritenuto eccessiva la cifra richiesta dal Milan per il cartellino e quella richiesta dal giocatore per l’ingaggio. Robinho ha così rinnovato il suo contratto con il Milan fino al 2016, rientrando prepotentemente nel parco attaccanti rossonero. Nella scorsa stagione il suo rendimento è stato però deludente: 2 sole reti in 27 presenze complessive. Se il talento del brasiliano è indubbio, quello che spesso è sembrato mancare è stata la determinazione, forse a causa della voglia, mai nascosta dal diretto interessato, di tornare a casa. Visto che l’ipotesi di un suo ritorno al Santos è ormai tramontata, la speranza è che Robinho sia ormai concentrato solo sul Milan e che possa così mettere tutto il suo talento a disposizione della causa rossonera (il precampionato ha già dato qualche segnale positivo in questo senso).
Un altro giocatore che le voci di mercato hanno spesso inserito in ipotetiche trattative in uscita è sicuramente Kevin Prince Boateng, che sta attraversando una fase di involuzione abbastanza evidente. Tuttavia, nonostante le voci, in via Turati non sono finora arrivate offerte concrete. Peraltro, una sua cessione avrebbe probabilmente agevolato l’arrivo di Keisuke Honda, sia in termini economici e tattici: il Milan avrebbe ricevuto denaro per aumentare la propria offerta al CSKA Mosca e si sarebbe liberato contemporaneamente un posto sulla trequarti per il giapponese. Se, come sembra (salvo sorprese di fine mercato), Boateng resterà in rossonero anche nella prossima stagione, è necessario che torni ad essere quello del primo anno al Milan: perché questo accada Allegri sembrerebbe intenzionato a spostare il ghanese sulla linea mediana, trasformandolo definitivamente in mezz’ala (se e quando l’infortunio di Saponara e la trattativa Honda lo consentiranno), nella speranza che la novità tattica porti benefici anche a livello tecnico e psicologico.
Anche Antonio Nocerino nella scorsa stagione ha avuto un rendimento inferiore rispetto a quello, eccellente, del suo primo anno in rossonero. Si sono così subito diffuse voci relative a una possibile partenza di Antonio (si è spesso parlato di possibili scambi con l’Inter), senza però che ci siano state trattative vere e proprie. In molti hanno attribuito il suo calo alla partenza di Zlatan Ibrahimovic, il cui gioco si sposava alla perfezione con i continui inserimenti di Nocerino. Tuttavia l’involuzione dell’ex giocatore del Palermo è troppo evidente per essere dovuta solo all’assenza del campione svedese. Sembra più che altro che Antonio renda al meglio se gioca sull’onda dell’entusiasmo e se trova continuità e che, al contrario, soffra particolarmente le esclusioni. Se, come sembra probabile, Antonio resterà in rossonero, Allegri dovrà trovare il modo di schierarlo perché possa rendere al meglio e non perdere brillantezza e motivazioni.
[Federico Giuffrè – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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