Problema dell’allenatore, problema dei giocatori, più che altro il problema sembra essere di entrambi, un problema strutturale che dovrà essere analizzato con cura dallo staff rossonero e solo con un pesante intervento a livello delle fondamenta potrà essere risolto. Una questione tecnica, ma anche di mentalità. Il fatto è evidente: 23 sono le partite giocate in cui o il Milan o il suo avversario sono andati in rete. In ben 14 occasioni la formazione di Massimiliano Allegri è passata in vantaggio, vantaggio però che è rimasto tale solamente in 6 occasioni, in altrettante 6 si è trasformato in pareggio e in 2 casi addirittura in sconfitta.
Una “grande” squadra come il Milan che si fa recuperare in ben 8 casi su 14, più della metà, sintomo che qualche problema di concentrazione, personalità e voglia di lottare nonostante il vantaggio acquisito ci sono eccome. Ma il problema di mentalità emerge anche quando i rossoneri vanno sotto nel punteggio. In questa stagione è capitato in 9 occasioni e solo una volta Montolivo e compagni sono riusciti a ribaltare la partita, nel match contro il Catania, non proprio una compagine da primato… . In 3 casi i rossoneri hanno agguantato almeno il pari, e per ben 5 volte sono usciti sconfitti.
In sintesi: quando il Milan va sotto, la partita difficilmente potrà andare a buon fine, quando il Milan passa in vantaggio le probabilità il risultato rimanga tale e che si trasformi in pareggio sono di fatto le stesse. Numeri che dovrebbero far riflettere dalle parti di Milanello. Numeri che purtroppo hanno cambiato lo status del Milan da “grande” a “piccola”. Anche gli arrivi di Honda e Rami difficilmente potranno far tornare la situazione come ai vecchi tempi.
[Isaac Cozzi – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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