Che il suo rapporto col Siviglia fosse ormai ai minimi termini lo si sapeva già dallo scorso autunno. Luis Fabiano vuole lasciare l’Andalusia, vuole lasciare una squadra con cui in sei stagioni ha collezionato circa 70 reti e che ora, secondo il brasiliano, non riesce a dargli più motivazioni. Il suo monito lanciato alla stampa iberica è stato chiaro: “Considero il mio ciclo col Siviglia come terminato. Voglio fare nuove esperienze”.
Nulla di nuovo sotto il sole, la sua posizione era chiara ai dirigenti del Siviglia già a gennaio, quando il suo arrivo in Italia sembrava cosa fatta già in due circostanze. Prima all’Inter, dove nel frattempo si era insidiato quel Leonardo che aveva provato a portarlo in Italia già nell’estate 2009, poi – più concretamente – alla Juventus, trasferimento saltato solo perché i due club non sono riusciti a trovare l’accordo per la formula del trasferimento. La Juventus era pronta a portarlo a Torino con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto, il Siviglia a darlo via solo a titolo definitivo.
Fabiano era e resta sul mercato, ma un suo arrivo in Italia s’è maledettamente complicato con le operazioni dell’ultima ora di Inter e Juventus. Se il Milan aveva infatti già sistemato il suo reparto avanzato a fine dicembre con l’arrivo di Cassano che andava ad aggiungersi a un attacco che già contava tre centravanti – più Inzaghi infortunato – di primissima scelta, Marotta e Branca avevano nel frattempo risolto i loro problemi offensivi con gli innesti di Matri e Pazzini proprio negli ultimi giorni di mercato.
Acquisti per il presente ma, soprattutto, per il futuro, vista l’età dei due attaccanti. Molto più probabile a questo punto che O Fabuloso sbarchi in Premier, col Tottenham sempre in prima fila.
Lui Fabiano e l’Italia: un matrimonio sfiorato in almeno tre circostanze destinato nuovamente a rinviarsi.
[Raimondo De Magistris – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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