Con il passaggio di Marco Storari in bianconero, si riapre la linea Milano-Torino, quella interrotta bruscamente con l’estate di Calciopoli e che si pensava fosse difficilmente riapribile.
Ci ha pensato il cambio della dirigenza juventina a rinnovare le alleanze: Beppe Marotta è da sempre un amico della società di Via Turati, in particolare di Ariedo Braida. 4.5 milioni per il portiere ex Sampdoria, ormai è cosa nota: il Milan realizza una plusvalenza fantastica (Storari era arrivato per 1,3 milioni dal Messina, costo ormai ammortato da tempo) e la Juve si tutela, viste le condizioni di Buffon. Tutto finito, amici come prima ed arrivederci all’anno prossimo?
Niente affatto. Sull’A4 serpeggia la voglia di rifinire altri affari, una necessità manifestata già da diverse settimane con incontri a più riprese tra i direttori sportivi: certo ognuno cura i propri interessi, com’è normale che sia, ragion per cui non tutto può decollare senza intoppi. Abbiamo già parlato dell’assalto a Luca Antonini, che Marotta stima personalmente sin dai tempi della Sampdoria: l’offerta di Zebina più conguaglio (non molto ricco) è stata rimandata bruscamente al mittente, senza spiragli di riapertura. Antonini è “incedibilissimo”, per usare un’espressione tipica “alla Galliani”.
Non lo è invece, smentite a parte, Huntelaar: il Cacciatore diventa preda di Marotta in un mercato che in attacco preoccupa non poco i tifosi bianconeri. Si parlava di Dzeko, di Torres: ad oggi, c’è solo Amauri, proprio il prescelto per un eventuale scambio in rossonero. Risposta ovviamente negativa da Via Turati, fosse anche solo perchè non scambiano un ’83 per un ’80, valutazioni tecniche a parte: David Trezeguet invece non interessa minimamente al Milan, nonostante le sponsorizzazioni mediatiche. I tifosi rossoneri, che vedono nel franco-argentino uno dei peggiori incubi, possono stare tranquilli: per Trezeguet le offerte non mancano dall’estero, il giocatore prenderà una decisione dopo le vacanze.
I nomi dei vari pour-parler biancorossoneri si rincorrono: Oddo di qui come quarto esterno difensivo, De Ceglie di là per ringiovanire. Ed ancora: Camoranesi a Milanello per aumentare la colonia dei campioni del mondo (ma farebbe scopa con Mancini), Jankulovski a Vinovo a giocarsi le chance a sinistra, mentre Poulsen (arrivato a zero) può dare fiato al centrocampo di Allegri, come Bonera al pacchetto centrali di Delneri. Ci sarebbe anche Caceres, ipotesi più che plausibile per la fascia destra difensiva del Milan, ma per l’uruguayo bisogna parlare con il Barcellona: la Juve non l’ha riscattato.
Ad oggi, il flusso di cassa dice +4.5 per il Milan, ma Galliani proverà a cambiarlo: la proposta indecente è quella per arrivare a Felipe Melo, su cui la Juventus non ha ancora la più pallida idea per il futuro. Pagato quasi 25 milioni, oggi ne vale a stento la metà: il Milan sognerebbe un prestito con diritto di riscatto alto ma non altissimo (15 milioni?), la Juve ha paura di ripetere, al contrario, un’operazione Davids. Se ne riparlerà ancora, magari proprio legandola a doppio filo con Huntelaar: ad oggi, possibilità scarse di riuscita, come tutti gli affari “complessi”, ma mai dire mai. Per ragioni di alleanza, di buon vicinato, o semplicemente di bilancio, qualcosa Milan e Juve scambieranno ancora: nonostante la legge sulle plusvalenze abbia dato una ridimensionata agli affari che impazzavano nei primi anni 2000, la via dello scambio resta ancora uno strumento utile per puntellare le rose e risanare il bilancio, alleggerendosi di ingaggi pesanti o rivalutando calciatori dal costo pesante nei libri contabili. Insomma, buon lavoro a Galliani e Marotta e buona collaborazione, perchè per battere lo strapotere economico interista c’è davvero bisogno di aggrapparsi a qualsiasi ipotesi.
[Francesco Letizia – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]