Milan-Juventus 0-1: Tevez ancora decisivo, i bianconeri passano a San Siro

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logo-milanAncora Tevez, ancora l’”Apache” decisivo. Come la settimana scorsa contro l’Udinese, come martedì contro il Malmoe, come l’anno scorso a “San Siro”: segna sempre l’argentino, che stavolta festeggia con il ciuccio, come non gli riuscì l’ultima volta contro il Milan. Tra l’irruenza di Inzaghi e l’aplomb di Allegri, vince quest’ultimo. E la Juve va.

Tutto previsto, all’inizio. Difesa più larga, con Chiellini e Caceres aprire gli spazi a Bonucci addetto ad impostare, ma senza lanci lunghi per espressa richiesta di mister Max. Pereyra e non Vidal al centro, con Pogba e Marchisio. Lichsteiner ed Asamoah sulle fasce, Tevez e Llorente davanti. La Juve va in velocità: al 6′ scambio veloce tra l’”Apache” e Pereyra, con tiro di quest’ultimo di un soffio alto. L’azione parte da dietro, con coraggio: i difensori non buttano mai la palla, a costo di rischiare. E, quando un pallone di troppo va via futilmente, il Milan si fa vedere: break rossonero intorno al 25′. Paratona di Buffon sulla girata di testa di Honda (27′): non solo Gigi controlla la traiettoria, ma respinge dove non ci sono avversari.

La riposta bianconera al 32′, al concludersi di una manovra paziente. Tevez pesca Pereyra in inserimento da destra, l’ex Udinese di prima alza alle spalle, dove accorre Llorente che, con un tocco, controlla e supera l’avversario, ma trova l’opposizione di Abbiati in uscita bassa. Due minuti dopo, il cambio di cortesia: lo spagnolo libera Pereyra, che di destro non angola abbastanza. Un problema muscolare ferma Caceres: doccia fredda per Allegri che non ha un sostituto con la velocità dell’uruguaiano, dentro Ogbonna. Sfortuna per la Juve, che prosegue: Marchisio penetra al centro e dal limite colpisce il palo pieno (38′). La partita scoppia: Menez non punge in contropiede su errore folle di Chiellini, Tevez non sfonda dall’altra parte.

Ad avviare la ripresa, ancora la Juve, che approfitta di un Milan meno reattivo fisicamente ed incapace di tenere la palla alta. Un tiro di Pogba viene deviato da Rami, un diagonale di Marchisio sull’angolo seguente termina di poco a lato. Poi, come contro il Malmoe, la Juve passa di triangolo (26′). Tevez, nonostante una scivolata, passa a Pogba, che crea dal nulla un corridoio per l’argentino. E sottoporta, lui, non sbaglia mai. Mai. Si rivede Vidal, entra Romulo. Il Milan, stanco e demoralizzato, non fa male; “Madama” si allunga, insidiosa, senza però sfruttare gli spazi. La Juve va.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]