Il ritmo della partita è subito alto. Entrambe vanno a caccia del bottino pieno. Per la classifica ed il morale. Il Milan però è più aggressivo, copre bene gli spazi e si affida agli inserimenti dei suoi centrocampisti. E a proposito di centrocampisti, al 14′ ci pensa l’ex più rimpianto, Antonio Nocerino. L’ex Palermo è bravo a sfruttare un errore di Bonucci, intercetta palla e calcia un siluro dalla distanza che s’insacca alle spalle di Buffon. San Siro è in festa, il centrocampista campano pure. Perché forse, qualche sassolino nelle scarpe da togliersi ce l’ha anche lui. Ma nessun rancore verso chi lo ha ceduto troppo in fretta. Fa parte del calcio e il ventidue rossonero s’è rifatto da solo, ripartendo da Palermo fino a conquistare un posto nel cuore della squadra più titolata al mondo.
La Juve prova a reagire, ma il Milan non lascia varchi e al 24′ accarezza il raddoppio. Muntari riceve palla dalla sinistra, colpisce di testa e la conclusione va in porta. Buffon blocca a palla già dentro, ma Tagliavento e il guardalinee Romagnoli commettono un clamoroso e convinti che la sfera non sia finita in rete annullano il gol. Scattano le proteste milanisti. Gol fantasma a parte, la formazione bianconera subisce l’offensiva rossonera restando inerme dinnanzi alla superiorità rossonera. Tanto Milan, poca Juve la cui reazione al 31′ è tutta in un tiro di Chiellini che finisce decisamente fuori bersaglio. Crea invece un po’ di apprensione a Buffon una conclusione di Van Bommel che dal limite dell’area fa la barba al palo. La Juve sembra sgretolata di fronte ad un Milan da grandi occasioni, alle quali i bianconeri devono riabituarsi.
Nella ripresa Conte decide di mischiare le carte e opta per alcune sostituzioni. Fuori Estigarribia, dentro Pepe. Allegri risponde togliendo Pato per inserire El Shaarawy. La partita è più nervosa rispetto al primo tempo, le occasioni invece scemano. E per dare maggiore verve al reparto offensivo la Juventus si gioca la carta Vucinic per Borriello.
La squadra bianconera cresce, prova a far circolare palla ma il Milan c’è e non perde mai quell’attenzione necessaria ad evitare di prendere gol e ad aggredire quando serve sfruttando la verve di El Shaarawy, bravo fin da subito a dare il suo contributo anche in fase difensiva. Ma al 23′ l’occasione che non ti aspetti: Chiellini da sinistra serve con un cross basso Quagliarella. Il napoletano calcia da posizione ravvicinata, ma trova l’opposizione di un attento Abbiati. Ed è di fatto l’ultima azione dell’ex calciatore partenopeo, chiamato in panchina per fare posto a Matri. Al 26′ per il Milan timbra il cartellino Massimo Ambrosini. Ad uscire è un buon Emanuelson. La Juventus tenta di affacciarsi in avanti, si lotta a centrocampo. Ma il Milan è ben schierato e fa leva sulla fisicità dei suoi centrocampisti.
Al 37′ arriva però il pari juventino. Cross di Pepe dalla destra, mezza rovesciata di Matri che gioca d’anticipo su Thiago Silva e trova un pari insperato. E’ la notte degli ex. Prima Nocerino, ceduto dalla Juventus al Palermo nel 2008 nell’ambito dell’operazione che vide approdare in bianconero Amaurì. Poi Matri, cresciuto nelle giovanili rossonere. Un punto ciascuno che mette fieno in cascina. In caso di vittoria per una o l’altra squadra, sarebbero stati tre punti importanti. Il pari scontenta tutti. Forse di più un Milan che domina sul piano del gioco la squadra di Antonio Conte e ha qualcosa da dire a Tagliavento, reo di aver negato un gol clamoroso nel primo tempo a Muntari. La sfida continua, le polemiche non mancheranno.
[Alessio Alaimo – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy