Ora, però, è tempo di pensare al campionato e alla Sampdoria di Mihajlovic. La Champions è ancora negli occhi di ogni rossonero, ma è troppo lontana per farsi distrarre, nonostante il fascino che ogni sfida europea porta con se. Prima della sfida al Vincente Calderon ci sono due partite importantissime di campionato per recuperare punti fondamentali nella rincorsa all’Europa. Prima, come già detto, la Samp dell’ex “cugino” Sinisa Mihajlovic, poi arriverà la capolista a San Siro dieci giorni prima della Champions, la Juventus di Antonio Conte.
In cosa può aiutare la partita contro l’Atletico? In tante cose se ci pensiamo bene. Simeone deve ringraziare Courtois, perchè a portieri invertiti (Non ce ne voglia Abbiati, ndr) il risultato sarebbe stato molto diverso. La squadra non ha finalizzato, ma ha creato tanto nel primo tempo e le occasioni di Poli, Balotelli, Rami e la doppia palla gol per Kakà ne sono la prova evidente. Il Milan è calato fisicamente e ha pagato una disattenzione difensiva di un ingenuo Abate, ma aver messo alle corde per 45 minuti la capolista della Liga è un buon punto di ri-partenza in campionato. Anche nel secondo tempo, quando la squadra di Seedorf ha abbassato il ritmo, non è mancato l’ordine e il tentativo di gestire la palla e rendersi pericolosi. Dalla partita contro l’Atletico, quindi, questo Milan esce sconfitto solo sul campo. La cattiveria mostrata mercoledì a San Siro è una buona base, insieme alla scoperta di Taarabt e alla riscoperta del valore di Andrea Poli, per tornare ad essere vincenti in campionato.
[Giulio Scardino – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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