Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, in arte Suso, è l’ennesimo trequartista/ala sbarcato al Milan nelle ultime tre sessioni di mercato, per la precisione il quinto dopo Taarabt (l’unico non più nella rosa rossonera), Honda, Menez, Bonaventura e Cerci. Lo spagnolo arriva dal Liverpool ed è un prospetto tra i più interessanti del calcio internazionale.
PUNTI DI FORZA – Come detto, Suso è un trequartista/ala. Dotato di un’ottima tecnica e grande capacità di leggere l’azione, è un assistman perfetto per le punte. Le sue doti di dribbling creano spesso e volentieri la superiorità numerica e con il suo tocco di palla è molto bravo a creare le linee di passaggio giuste per i compagni di reparto. Insomma: dopo tanti parametri zero “farlocchi”, questa volta Galliani sembra averci visto giusto.
PUNTI DEBOLI – Suso non è un giocatore molto veloce. La sua tecnica gli permette di saltare lo stesso agli avversari, ma, sullo scatto senza palla, è carente. Insomma, come caratteristiche ricorda Menez: un dribblomane che, però, corre poco e male per la squadra. In questo momento il Milan non si può permettere un altro anarchico nell’undici base. Va poi considerata la concorrenza sulle fasce dei vari Honda, Bonaventura e Cerci. Di questi tre, i primi due sembrano avere qualcosa in più, perchè capaci di fare entrambi le fasi di gioco. Suso, in questo Milan, è di difficile collocazione. Non può giocare ala perchè, come detto, ha scarsa propensione al sacrificio, nè può giocare interno perchè non ha la corsa necessaria per reggere quel ruolo. Il ragazzo sembra destinato a fare apprendistato nei primi sei mesi in rossonero.
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