Eppur si muove! Finalmente dopo due sconfitte consecutive torna a muoversi la classifica del Milan. Una rondine non fa primavera e un punticino non fa poi così tanto morale, ma in un momento come questo in cui le dirette avversarie marciano a tappe forzate anche un piccolo passo può considerarsi importante. Chissà, magari domani potrà fare la differenza per un posto in europa. Magari.
Meglio di Fiorentina, Sampdoria e Palermo. Dato da non sottovalutare è il fatto che nei tre precedenti casalinghi il torino in casa aveva sempre vinto, anche contro avversari di un certo spessore. Alla seconda giornata di campionato i ragazzi di Ventura hanno rifilato tre gol alla Fiorentina, attualmente prima della classe, alla quarta giornata hanno liquidato la Sampdoria di Zenga con un secco 2-0 e alla sesta hanno archiviato la pratica Palermo con un sofferto 2-1. Il Milan sembrava dover essere la quarta vittima sacrificale, e invece contro ogni pronostico ha interrotto la striscia di vittorie interne dei granata. Non era facile né scontato.
Sintomi di solidità. Complici il nuovo sistema di gioco e un avversario forse troppo rinunciatario fino allo svantaggio, il Milan ha difeso finalmente con ordine. Dopo il gol di Bacca ha sofferto la reazione del Torino, ma nel complesso la squadra è parsa più compatta e ordinata. Romagnoli e Alex hanno annullato Fabio Quagliarella, uno che quando vede rossonero si esalta. Peccato per l’errore di Diego Lopez sul gol di Baselli, perché la speranza e i presupposti per vincere c’erano.
Personalità. Non siamo ancora ai livelli richiesti dai tifosi e dal presidente, per carità, ma gli uomini di Mihajlovic in campo hanno messo davvero tutto: cuore, grinta, corsa e voglia di vincere. Dopo il gol di Bacca la paura e l’ansai da risultato hanno preso il sopravvento, è vero, ma dopo aver subito il pari nel Milan si è riacceso qualcosa, una piccola folata di orgoglio che ha portato la squadra a portarsi avanti anche nel finale mettendo a repentaglio il risultato pur di strappare i tre punti. Manca la continuità e manca ancora un leader, il nervosismo è tanto e si è visto, così come i segnali di ripresa.
Montolivo. Autore di un primo tempo di buon livello e di una ripresa costellata da troppi errori di grammatica, il capitano rossonero merita gli elogi per il coraggio dimostrato. Nel Milan è tra i pochi che non si nasconde ma pretende di essere servito dai compagni. La sua opera in cabina di regia porta frutti e quando la squadra troverà la sua quadratura potrà fare la differenza.
[Nicolò Olia – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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