Il mercato di gennaio del Milan si è chiuso con l’arrivo in extremis del giovane difensore polacco Bartosz Salamon. I tanto annunciati venti di rivoluzione sono arrivati per davvero. Escludendo Zaccardo, un po’ d’esperienza e duttilità non guastano, la finestra di gennaio ha fatto seguire i fatti alle parole.
Balotelli, Saponara e Salamon, pur non avendo lo stesso impatto nell’immediato, condividono il numero 9 come terza cifra del proprio anno di nascita. Attacco, centrocampo e difesa hanno il loro giovane rinforzo. Una linea che entusiasma il popolo rossonero, proiettato con la mente e il cuore verso il futuro. Come sa bene Niang, Allegri è l’uomo giusto per valorizzare i giovani. Li segue, li conforta, li sprona durante tutta la partita impartendo loro alle volte anche qualche lezione su come si debba stare in campo, con umiltà e dedizione.
Il passo è lungo e il taglio con il passato netto. La società ha fatto capire di crederci, interpretando l’umore dei tifosi e rapportandosi alle necessità dettate dal bilancio. In poco più di sei mesi il Milan ha cambiato totalmente pelle. Per accogliere a pieno le potenzialità del progetto è ora necessario armarsi di pazienza e fiducia.
Bisogna ancora collaudare un vero e proprio sistema di gioco riconoscibile per amalgamare al meglio pregi, difetti e personalità dei giovani. Il viaggio è cominciato.
TUTTO SU SALOMON: LA SCHEDA – Altro pezzo appartenente alla scuderia di Mino Raiola e sotto la lente d’ingrandimento degli osservatori rossoneri da parecchie settimane, Salamon rappresenta un vero e proprio colpo per il futuro e per il presente rossonero: per chi non lo conoscesse consigliamo vivamente di non perdere le prime prestazioni con la maglia del Milan del ragazzo, che ha il potenziale per imporsi come uno dei migliori interpreti a livello mondiale per il ruolo di centrale difensivo.
Non stiamo esagerando: raramente in serie B avevamo visto un calciatore con una tale sicurezza e padronanza, e raramente un longilineo come lui abbina all’abilità innata per il gioco aereo anche una grande capacità di impostazione palla al piede. Con il suo stile di gioco che ci ricorda quello di Andrea Ranocchia, Salamon è un calciatore che nel giro di poco si guadagnerà i galloni da titolare e diventerà un punto fermo della difesa rossonera per i prossimi anni.
Cresciuto nelle giovanili del Lech Poznan e prelevato prontamente dal settore giovanile del Brescia, vivaio che ha partorito alcuni tra i migliori giocatori che hanno calcato la scena della serie A, Salamon vanta la prima esperienza in una prima squadra in prestito al Foggia di Zeman in Lega Pro, giocando da mediano davanti alla difesa. Dopo una buona annata il Brescia decide di riportare a casa il giovanissimo Polacco, che la scorsa stagione disputa un buonissimo campionato giocando sempre nel ruolo di centrocampista.
A Settembre quindi tutti si aspettano la stagione della consacrazione da parte del giovane, che inizia ad attirare le attenzioni di alcuni club di Serie A, ma il suo allenatore Calori ha un’intuizione tattica che molto probabilmente cambia il corso della carriera di Salamon: decide di spostarlo al centro della difesa. Il risultato è incredibile: la difesa del Brescia diventa una delle meno perforate della serie B e la squadra Lombarda si ritrova un playmaker basso molto abile nell’impostare l’azione da cui molto spesso partono lanci precisi per i propri compagni avanzati. Il tutto impreziosito dalle puntuali sortite offensive sui calci da fermo, dove Salamon fa vedere i suoi centimetri ed anche un buonissimo senso della posizione. A questo punto il Milan, storicamente in ottimi rapporti con Mino Raiola, decide di bruciare qualsiasi concorrente sul tempo e con un’operazione da circa 2 milioni e mezzo di Euro si porta a casa il giovane Polacco per continuare nel proprio progetto di rinnovamento.
Difensore molto bravo sulle palle alte ma anche discretamente agile e dotato di ottimo piede per impostare, a lui Allegri chiederà di far partire l’azione rossonera. E’ decisamente azzardato e precoce il paragone con Thiago Silva [i due hanno caratteristiche molto differenti tra di loro] ma con lui i rossoneri riacquistano un calciatore che sa impostare il gioco partendo da dietro: un’altra lacuna dovuta alla partenza del Brasiliano potrebbe essere colmata.
NOME: Bartosz Salamon
PASSAPORTO: Polonia
DATA DI NASCITA: 01/05/1991 [21 anni]
ALTEZZA: 1,94
PESO: 79 kg
PIEDE: Destro
RUOLO: Difensore Centrale, Mediano
[Lavelli/Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]