Mario ha 28 anni, è nel pieno della maturità calcistica e viene da due stagioni da protagonista con il Bayern Monaco. Con i tedeschi ha segnato 48 gol in 88 partite, con una media superiore alle 0,5 reti a gara. Inoltre ha realizzato il primo gol nella vittoriosa finale di Champions a Wembley del 2013.
Per caratteristiche è una punta centrale mobile e brava nel gioco aereo. Un terminale capace di giocare di sponda così come di essere letale sotto porta. Guardiola non lo ha visto nel suo gioco, probabilmente sbagliando. l’assenza di una vera prima punta ha infatti affossato i suoi nella semifinale di quest’anno con il Real Madrid. Un calciatore perfetto per occupare la casella centrale di un 4 3 3 con magari agli esterni El Shaarawy e Menez. Ovviamente quel posto è ancora occupato dall’altro Mario. Quel Balotelli sul quale, in questi giorni, riponiamo le speranze per cominciare alla grande il Mondiale.
Prima però toccherà proprio a Mandzukic. Già da giovedì, nella partita di apertura con il Brasile, l’attaccante sarà impegnato con la Croazia. Oltre a quelli di tutto il mondo, saranno di certo attenti sul terreno di San Paolo gli occhi dei dirigenti rossoneri.
[Elia Lavelli – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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