Adriano Galliani è uomo di comunicazione, lo sanno tutti; il suo passato insegna che quando si muove l’Amministratore Delegato dei rossoneri bisogna stare sempre attenti perché sul mercato è il numero 1. Antenne dritte. E’ rimasto sempre in piedi facendo la fortuna di Berlusconi nel calcio: quando gli altri sono caduti lui non ha mai abbassato la testa, quando le altre società erano in crisi hanno chiuso, quando il Milan era in crisi ha vinto la Champions League, nel 2007.
Adesso il gioco snervante di Galliani è quello di far impazzire i giornalisti con questo maledetto Mister X. Non esiste un Mister X, esistono un Mister M ed un Mister P. Riccardo Montolivo è, ormai, ad un passo dal Milan. Manca davvero poco, i dettagli di un’operazione che già si può considerare conclusa. Montolivo vestirà la maglia rossonera, se continua ad allenarsi con la Fiorentina è perché potrà essere annunciato dal Milan solo l’ultima settimana di agosto. Corvino aveva provato a portare a Firenze Antonio Cassano, ma le condizioni economiche non ci sono. Ingaggio troppo alto per i viola, difficile che il Milan contribuisca. Come contropartita è stato fatto il nome di Alberto Paloschi, ma Corvino vorrebbe qualche nome più altisonante. Per Lazzari a Firenze c’è stato anche il placet di Via Turati. Allegri lo avrebbe voluto, ma con Lazzari in viola è stato più facile chiudere Montolivo in rossonero. Attenzione anche a Pastore, trattativa in continua evoluzione con una base solida. Galliani e Zamparini hanno già mosso i passi più importanti. Ma non siamo così avanti come con il centrocampista di Caravaggio, il quale, per la gioia della fidanzata e della famiglia, andrà a vivere a Milano.
E’ stata la settimana del Napoli, con il ritiro show di De Laurentiis, dal quale il Presidente ha confermato, qualora ce ne stato fosse bisogno, un attaccamento esemplare alla sua ultima creatura. Gran feeling con i tifosi, qualche idea di mercato (Jovetic) e qualche frecciata di troppo (Lavezzi). Il Presidente sta lavorando bene e deve continuare su questa strada. Unico neo: dovrebbe conferire meno poteri al tecnico Walter Mazzarri. L’allenatore faccia l’allenatore, la squadra la faccia il Presidente con il contributo del Direttore Sportivo, già voluto dal tecnico stesso. Se fosse dipeso solo da De Laurentiis, oggi il Napoli avrebbe un Trezeguet in più ed un Lucarelli in meno: fatevi qualche calcolo. Oggi un attaccante per il Napoli è indispensabile, una necessità non uno sfizio estivo. Con un centrocampo così forte Mazzarri ha il dovere di puntare su un altro attaccante, anche se gioca con Cavani una punta e Lavezzi-Hamsik a supporto. Per dirla tutta, un altro esterno sinistro farebbe solo bene a questa squadra.
Apocalisse calcistica a Catania: e chi se lo aspettava! Se avevamo una certezza era proprio il rapporto stabile tra Pulvirenti e Lo Monaco; due personaggi che si amavano ma si davano del Lei. Per la società si mette male e si fa dura. C’è qualcosa che ancora ci sfugge. Lo strappo non può essere dovuto solo all’interessamento di Lo Monaco per la Salernitana, appena scomparsa in serie D. C’è dell’altro… Lo Monaco era l’anima del Catania, senza di lui Montella rischia di saltare alla terza giornata di campionato e con una squadra incompiuta, tutta da fare in questo ultimo mese di calciomercato. “Tutti importanti, nessuno indispensabile”. No, caro Pulvirenti, Lo Monaco è indispensabile: perché non si limita ad acquistare e vendere. Il Direttore crea e gestisce, o meglio, comanda! La fortuna del Catania, vagonata di milioni di plusvalenze, ha un nome e cognome che oggi senza questa figura rischia di diventare una sfortuna. Non vogliamo neanche immaginare cosa potrebbe essere di quello stupendo centro sportivo con una squadra lontana dal palcoscenico più importante.
[Michele Criscitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]