Se il Milan fosse riuscito a ingaggiare Honda…adesso la grana trequartista sarebbe risolta, ma con i se e con i ma non si sciolgono i problemi. Vanno invece affrontati, con tutte le responsabilità del caso. Con Kakà out un mese, Saponara alle prese con i postumi della pubalgia (ed escluso dalla lista Champions) e senza Honda, Allegri dovrà quindi inventarsi nuove soluzioni in vista del Celtic – in campo domani sera a San Siro – ma non solo; all’orizzonte c’è anche il Napoli, e non è detto che Ricky Saponara riesca recuperare in tempo. Prende corpo con il passare delle ore l’ipotesi di Birsa fantasista.
Il ritorno al 4-3-1-2 – cavallo di battaglia del Milan di Ancelotti – ha cambiato volto ed equilibrio alla squadra con conseguenze deleterie, almeno da quello che si è potuto vedere sul campo – o non vedere – in queste prime uscite della stagione. Ora tornare indietro diventa difficile e ancora più rischioso. Anche se per l’emergenza in corso (appena tredici giocatori a disposizione, senza contare i portieri) sarebbe la via più logica da percorrere. Robinho domani sera contro il Celtic partirà quasi sicuramente dalla panchina (se giocasse dall’inizio, Allegri non avrebbe un piano B in attacco su cui puntare a partita in corso), così nell’undici titolare in campo dovrebbero trovare posto, baluardi offensivi, Matri e Balotelli. Con l’ex Juve schierato dal primo minuto, il ritorno al 4-3-3 costringerebbe però SuperMario Balotelli a giocare tutta la partita largo sulla fascia.
[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]