In seguito all’esperienza spagnola, Robinho è stato attratto dalle sirene degli sceicchi ed è approdato a Manchester, sponda City. Dopo un inizio più che buono, ecco tutta una serie di difficoltà che hanno permesso a Galliani di piazzare il colpo in extremis dell’estate 2010. Robinho è giunto così al Milan nella stessa sessione estiva che ha visto arrivare a Milanello anche un certo Zlatan Ibrahimovic. I due sono stati protagonisti assoluti della cavalcata al diciottesimo scudetto rossonero.
L’anno scorso una stagione al di sotto delle aspettative per Robinho, quest’anno è andata ancora peggio. Soltanto due reti segnate e tanta, troppa panchina. Pensare che il brasiliano sarebbe potuto tornare nella sua terra natia a gennaio e il Milan avrebbe potuto guadagnare qualche soldino prezioso vista la crisi. Il trasferimento era vicino ma le trattative saltarono. La società di via Turati ha così tenuto Robinho ma che senso c’è nell’aver trattenuto un giocatore se poi non lo si utilizza praticamente mai? Va bene che l’attaccante ha avuto qualche problema fisico ma nelle ultime partite, Robinho avrebbe potuto fare molto comodo alla causa milanista.
L’azzardo della settimana è quindi il seguente: perchè non dare più spazio a Robinho vista la scelta di non venderlo? L’unico rischio è quello di vedere il brasiliano scendere in campo senza una condizione atletica adatta ma di certo, stare in panchina non farà bene nè a lui nè al Milan che ha deciso di tenerlo almeno fino al termine del campionato. Robinho può dare ancora tanto alla causa rossonera: il Milan deve puntare ancora su di lui.
[Federico Giuliani – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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