Ventinove settembre non è una data qualsiasi. Il 29 settembre di 76 anni fa nacque a Milano Silvio Berlusconi. Il presidente onorario del Milan è atteso oggi a Milanello, giorno del raduno, e alle ore 15 potrebbe parlare in sala stampa insieme a Mister Allegri e Adriano Galliani. Cinquantatré primavere più tardi, nel 1989, 29 settembre, nasceva a Vittorio Veneto Andrea Poli. Il centrocampista azzurro dopo una lunga militanza alla Sampdoria, intervallata da due brevi parentesi con l’Inter, arriva al Milan, squadra per cui faceva il tifo fin da bambino. Oggi debutta in quel di Carnago, ma per la presentazione ufficiale bisognerà attendere ancora qualche giorno. Di fatto, tecnicamente non può considerarsi un giocatore rossonero, sostanzialmente lo è. Il nulla osta della Samp ottenuto la scorsa settimana gli ha consentito di effettuare le visite mediche, andate a buon fine, e gli consentirà oggi di allenarsi con i suoi nuovi compagni.
C’è poi un terzo calciatore in orbita Milan nato il 29 settembre. Un attaccante proveniente dall’Est, proprio come Andriy Shevchenko (anche Sheva nacque il 29 settembre), candidato principale a sostituire il partente Robinho. É Adem Ljajic, punta di talento della Fiorentina. “Potrebbe diventare un nostro obiettivo – ha dichiarato sabato Adriano Galliani – ma ha un contratto, quindi se dovesse arrivare vorrebbe dire che la Fiorentina l’ha ceduto“. Insomma, Galliani per ora non pensa al giocatore. E chissà se, vista quella verve canora che lo ha spesso contraddistinto, dopo il brano di Antonello Venditti per Ricardo Kakà (“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi – non – ritornano…“) e quello firmato Paolo Conte per Keisuke Honda (“Onda su onda…“) penserà di rispolverare un vecchio successo degli Equipe 84 per dare ai titoli di testa dell’operazione-Ljajic una degna colonna sonora: “Seduto in quel caffè, io non pensato a te… (almeno, non ancora)”. Era il 1967, Galliani aveva 23 anni e il duo Mogol-Battisti plasmò quello che in pochi mesi divenne uno dei capolavori della musica italiana, guarda un po’, “29 settembre“.
Insomma, tutto torna, tutto prende forma. Come il pensiero di un Galliani paziente (“il mercato chiude il 2 settembre“, ricorda spesso l’addì) seduto al bar di Milanello mentre sorseggia un caffè e non bada, non ancora, alla possibilità di acquistare Ljajic. Prima infatti bisogna attendere. Attendere che il Santos accetti la richiesta scontata di Via Turati, l’ultima, 8.5 milioni di euro per il ritorno in Brasile di Robinho; attendere poi che lo stesso Ljajic incontri la Fiorentina e dia un contorno chiaro al proprio futuro. Indiscrezioni assicurano: il giocatore ha già scelto il Milan. Oggi comunicherà al d.s. della Viola Pradè la sua decisione. Alla fine a Firenze si vedranno costretti ad accettare: Adem infatti va in scadenza di contratto tra un anno e il club gigliato non può permettersi, come accadde un anno fa con Montolivo, di perderlo tra dodici mesi a parametro zero. E poi c’è la sagoma di un certo Mario Gomez che aleggia all’orizzonte. Un obiettivo che costa. Tradotto, i dodici milioni del cartellino di Ljajic, ai Della Valle possono – eccome – far comodo.
[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]