Dopo gli addii estivi di Ibrahimovic, Thiago Silva e Cassano, che hanno obbligato società ed allenatore a modificare le proprie linee guida su mercato e modulo, alla riapertura del mercato invernale potrebbe profilarsi un nuovo enigma da risolvere per Adriano Galliani: a quanto pare infatti Pato e Robinho, i due giocatori che nelle intenzioni di inizio stagione avrebbero dovuto caricarsi il nuovo corso rossonero sulle spalle, hanno chiesto di essere ceduti per far ritorno in Brasile: alla base motivazioni diverse, ma per il Milan il risultato potrebbe essere lo stesso, ovverosia l’esigenza di sopperire alle possibili partenze di due big.
Per capire in quale direzione dovrebbe muoversi Galliani è necessario muovere da una premessa: con Pato e Robinho il Milan perde due tra i pochi uomini capaci di saltare l’uomo. I due brasiliani erano quel tipo di calciatore capace di inventarsi una giocata determinante e di creare superiorità sfruttando le proprie abilità nell’uno contro uno avversario. Servirà quindi almeno un nome di spessore che permetta ai rossoneri di avere una carta aggiuntiva, oltre allo scatenato El Sharaawy visto fino ad ora, con le medesime caratteristiche dei due partenti.
Cercheremo quindi di capire quali sono i calciatori in giro per l’europa che potrebbero fare al caso del Milan, partendo da poche, semplici considerazioni:
1) Ipotizzeremo che verranno ceduti entrambi e che dalla loro cessione i rossoneri percepiranno circa 25 milioni [15 Pato e 10 Robinho]
2) Benchè siamo convinti che i rossoneri avrebbero bisogno almeno di un rinforzo per ogni reparto [un difensore centrale di grande livello e un sostituto per l’infortunato De Jong], ci concentreremo solamente sui movimenti inerenti al reparto avanzato: crediamo infatti che le richieste di cessione dei due brasiliani abbiano modificato i piani della società, che ora avrà come preoccupazione primaria quella di sostituire i due.
Di fronte a Galliani quindi si profilano due strade: rimandare in estate la campagna di rinforzamento degli altri reparti e investire interamente il ricavato su un grande nome capace di entusiasmare la folla, oppure puntellare l’intera rosa con 2, 3 nomi magari meno altisonanti [dai costi quindi più contenuti], ma che comunque potrebbero rappresentare investimenti azzeccati in prospettiva
Fino a questo punto sono stati fatti i nomi di Drogba e Matri come possibili rinforzi, ma noi crediamo che non saranno questi due gli obiettivi del Milan: entrambi infatti sono centravanti, ruolo nel quale il Milan può contare su Pazzini [scambiare quest’ultimo con Matri non sarebbe una cattiva idea, ma si tratterebbe di un’operazione accessoria], Niang il quale dovrebbe trovare più spazio da ora in avanti per volere della società e Boateng che, per quanto fino ad ora non abbia convinto in quel ruolo, è stato a più riprese utilizzato come falso nueve.
Le considerazioni appena effettuate ci portano a pensare che il Milan se dovesse cedere i due brasiliani andrà su un esterno d’attacco con determinate caratteristiche: capacità di saltare l’uomo, possibilità di giocare a Destra [per completare il reparto], buon fiuto del gol per garantire maggiore incisività in zona gol. Budget massimo circa 25 milioni.
Con queste premesse, il nome associato ai rossoneri potrebbe essere molto diverso da quelli che circolano sulla carta stampata; vediamo ora di ipotizzare un parco giocatori che corrispondono al profilo appena tracciato, partendo da quelli che a nostro avviso rappresenterebbero investimenti azzeccati, ai possibili outsider di mercato.
ALEXIS SANCHEZ: Poco utilizzato da Tito Vilanova e già associato alla Juventus in chiave mercato, il cileno rappresenterebbe il calciatore ideale per le esigenze dei rossoneri. Ha già giocato in Italia con ottimi risultati nell’Udinese e dunque non avrebbe problemi di adattamento, si trova a meraviglia in un tridente [sia come esterno che come centravanti] e può garantire sia qualità nell’uno contro uno che una buona media realizzativa. E’ un nome che non è stato mai fatto in chiave Milan, ma fossimo in Galliani, un sondaggio dalle parti di Barcellona proveremmo a farlo.
ANDRIJ JARMOLENKO: In patria è definito l’erede di Shevchenko [anche se ha caratteristiche differenti dal grande ex rossonero] ed è tenuto sotto osservazione dagli osservatori rossoneri da parecchio tempo; l’Europa che conta ha iniziato a conoscerlo dai recenti Europei, per i più attenti è un giocatore interessante già da diversi anni. Molto bravo tecnicamente, può giocare sia sull’esterno che come trequartista e vede la porta con una certa costanza: l’unico problema potrebbe essere rappresentato dalla richiesta economica. La Dinamo Kiev infatti è una bottega molto cara e non ha più esigenza di svendere i propri talenti; in questa trattativa si dovrebbe sondare la volontà del giocatore per capirne i margini di fattibilità.
WILLIAN: Altro giocatore associato negli ultimi giorni alla Juventus, l’esterno offensivo dello Shaktar è forse l’elemento maggiormente estroso ma con minore fiuto del gol tra i tre indicati. Il giocatore di Lucescu però è bravissimo tecnicamente, molto veloce palla al piede e potrebbe davvero fare la differenza, diventanto un grande uomo da ultimo passaggio. Anche in questo caso il problema potrebbe essere rappresentato dalla richiesta economica, oltre al fatto che difficilmente Lucescu acconsentirà di privarsi del proprio calciatore a metà stagione. E’ dunque una strada difficilmente praticabile.
VLADIMIR WEISS: L’esterno Pescarese, monitorato dall’inizio di questa stagione, è già virtualmente prenotato per Giugno. Weiss ha infatti tutti i requisiti necessari per entrare a far parte del nuovo corso Milan: giovanissimo, promettente, dal costo di base contenuto. Qualora dunque i rossoneri decidessero di risparmiare per provare ad investire anche in un altro settore del campo [a Gennaio o Giugno], potrebbero decidere di accelerare i tempi dell’operazione e provare a puntare su Weiss già nell’immediato. Va da sè che questa è la pista al momento più probabile, ma anche la più incerta; è infatti molto difficile valutare le reali potenzialità del calciatore che ha alle spalle solo pochi mesi in serie A e gioca in una squadra che non riesce a metterne in risalto a pieno le proprie caratteristiche. In ogni caso, il costo contenuto potrebbe essere un incentivo per Galliani che fiuta già un affare in chiave futura.
L’OPINIONE: Perdere Robinho e Pato sarà un altro colpo psicologico per la squadra che continua a vedersi togliere punti di riferimento ed è sempre alla ricerca di nuovi leader. In ogni caso, se i due non vogliono più rimanere a Milano non conviene a nessuno tenerli controvoglia: la stagione rimarrà comunque travagliata e i rossoneri hanno dimostrato di poter fare discretamente anche senza un apporto significativo dei due brasiliani. Mi concentrerei dunque su un unico nome per l’attacco, per ridurre di un’unità la rosa, e prenderei un calciatore in grado di fare l’esterno: a destra fino ad ora infatti si sono viste soluzioni approssimative ed è un ruolo che necessita quindi di trovare il proprio titolare. In ogni caso, approverei anche un acquisto contenuto nei costi per l’attacco [come Weiss] a patto che il restante budget venga reinvestito per puntellare la difesa o il centrocampo: se i rossoneri vogliono veramente ambire al secondo posto non possono pensare di continuare con questa difesa, che fino ad ora ha preso gli stessi gol del Siena ultimo in classifica.
[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]