Dopo la vittoriosa partita contro il Milan il tecnico giallorosso ha elogiato i suoi ragazzi per aver interpretato bene la gara
MILANO – Intervenuto ai microfoni dei media dopo la vittoria contro il Milan, Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha analizzato la gara.
Il tecnico giallorosso ha sottolineato quanto la prova sia stata importante dal punto di vista mentale, quello determinante. Prima della partita aveva detto ai ragazzi che in occasioni come questa si gioca più con la testa più che con il fisico e loro, concedendo poco, hanno dimostrato maturità. A suo modo di vedere avrebbero potuto fare anche meglio, ma comunque sono stati bravi ad accelerare al momento opportuno e a tenere la palla.
L’obiettivo di oggi era quello di vincere e continuare la corsa allo scudetto ed é stato raggiunto. La Roma ora é dietro le altre squadre e dovrà cercare di riguadagnare punti partita dopo partita, rimanendo, però, sempre coi piedi per terra. Di Francesco ha dichiarato che comunque la squadra é in crescita. Secondo il tecnico la partita in meno (quella con la Sampdoria, non giocata lo scorso 9 settembre per maltempo, ndr) dal punto di vista psicologico toglie qualcosa anzichè essere di aiuto. Anche se ha ammesso che in quel periodo il rinvio della gara ha fatto comodo per preparare al meglio l’incontro di Coppa con l’Atletico e perché comunque la squadra aveva appena rimediato una sconfitta dall’Inter.
Secondo l’allenatore pescarese, contro il Milan la difficoltà maggiore consisteva nell’andare a prendere Biglia. Proprio per quel motivo nel secondo tempo ha messo fisso Nainggolan su di lui, anche se gli esterni hanno finito per abbassarsi troppo. E a lui difendere a sei non piace. A suo dire, nel primo tempo é mancata un po’ la continuità però é anche vero che in campo c’erano anche gli avversari. Dzeko era troppo isolato e per questo gli ha messo vicino un centrocampista che permettesse maggior aggressività.
Florenzi
Su Florenzi Di Francesco ha dichiarato che non c’era bisogno del gol per capire che giocatore è. “Dove lo metti sta, sa fare un po’ tutto. Un giorno mi disse di essere un terzino fortissimo, io risposi che si limitava dicendo così. Da esterno è un grande giocatore, pochi hanno i suoi tempi di entrata”.
Montella
E per finire un pensiero a Montella, suo carissimo amico. “Ci scambiamo i risultati, l’anno scorso è stato il contrario. L’affetto va a prescindere, gli auguro ogni bene”.