Dopo il pareggio, acciuffato, per l’ennesima volta, all’ultimo respiro, di Bologna, i rossoneri tornano in campo, tra le mura amiche, per affrontare la Sampdoria, anch’essa invischiata in una situazione di classifica preoccupante ed in inattesa. La cabala dice che Delio Rossi è una sorta di taboo per Allegri, che lo ha sconfitto solo due volte nei precedenti incontri, stasera, anche in previsione della delicata trasferta di Amsterdam in Champions, il Milan dovrebbe centellinare energie e uomini, ma non può più permettersi di lasciare per strada punti, pena l’allontanamento definitivo dalle posizioni che contano. Balotelli sconta la seconda delle sue tre giornate di squalifica, in attacco fiducia dunque ancora a Matri come unica punta, sulla sponda opposta il pericolo numero uno è Gabbiadini che, fin qua, è stato l’uomo in più di questa Sampdoria.
Allegri si affida a Zaccardo per proteggere la difesa, in luogo di Abate, e inizialmente le cose vanno bene, il laterale chiude con precisione e si propone in avanti diverse volte, anche se i suoi cross non sono quasi mai efficaci, la Samp aspetta e chiude tutti i varchi. Al quarto d’ora cross dalla destra di Birsa con i giri giusti, non ci arriva d’un soffio Robinho, al 17′ è il brasiliano a servire alla perfezione Constant, ben appostato in area, il suo tiro al volo è stilisticamente impeccabile, la mira è però sballata. Ci prova su punizione un’intraprendente Birsa, la traiettoria è buona ma la sfera scende troppo tardi. La sofferenza iniziale dei liguri si attenua con il passare del tempo, i blucerchiati iniziano a chiudere meglio e a tentare qualche ripartenza, al 27′ sugli sviluppi di un corner va a colpire di testa Costa, dimenticato, come al solito, dalla retroguardia di casa, la sfera fa la barba al palo con Abbiati che guarda pregando, poco dopo ci prova Gabbiadini con una sberla da fuori, la palla va oltre la trasversale. Al 33′ è Muntari a coordinarsi in area, si immola un difensore che devia in corner con la schiena, poco dopo su una punizione dalla fascia sinistra, Matri sfiora di testa, non ci arriva in acrobazia Mexes che tocca senza forza spedendo sul fondo. Partita che non attrae per niente, i ritmi sono bassi, le occasioni vere non fioccano, la manovra rossonera è lenta, prevedibile e priva di sbocchi, Matri latita in avanti non servito a dovere e mai in grado di ben smarcarsi. L’ultima emozione, se così la si può definire, la regala Gavazzi che, ben servito, spreca calciando in modo maldestro da buona posizione.
Passa appena un minuto nella ripresa che Birsa, servito al limite dell’area, indovina un tiro secco e preciso che si infila a fil di palo regalando a sè il primo gol in rossonero ed al Milan il vantaggio. Al 3′ Birsa, galvanizzato dalgol, spara un’altro proiettile dal limite, vola Da Costa a respingere, sulla palla vagante si avventa Poli che serve un cioccolatino già scartato per Robinho che, a due metri dalla linea di porta, anzichè accompagnare in gol fa un passaggio al portiere. La reazione della Sampdoria non c’è, i ragazzi di Rossi si mantengono guardinghi e non si scoprono, al 9′ la palla buona è per Zaccardo, servito alla perfezione da Poli, salva in uscita respingendo Da Costa, il segnalinee, sbagliando segnala un off side che non c’è. Si vede la Samp con una punizione di Sansone che si perde alta, cui risponde subito Matri che si invola da solo verso la porta, ma è ancora bravo Da Costa a salvare di piede. Dalla mezzora in avanti cala vistosamente il Milan che, va in difficoltà contro il forcing convinto dei doriani, in cui l’ingresso di Petagna porta forze fresche e pericolose. Salva Zapata in extremis su un intuizione dell’altro neo-entrato Krsticic che tentava di servire Petagna tutto solo, i rossoneri faticano a farsi vedere in avanti, la stanchezza affiora nelle gambe dei ragazzi di Allegri, ci prova ancora Matri, che si vede respingere da un difensore un tiro da due passi a colpo sicuro. In mancanza di varchi i liguri ci provano da fuori, prima con Obiang, poi con Costa, ma la sfera termina sempre a lato. Nel finale ci provano prima Petagna, poi Sansone, liberato da una disattenzione di Constant, ma in entrambe le circostanze la sfera si perde alta. Nel tempo di recupero si invola di forza verso la porta Niang che calcia violentemente da posizione decentrate, ci arriva ancora Da Costa che con la punta delle dita devia in corner.
Vince dunque il Milan che torna al successo, ma che fatica! Dopo un primo tempo poco brillante, la rete in avvio di ripresa di Birsa spiana la strada ad un successo che porta un minimo di tranquillità in vista dei match contro Ajax e Juventus. Merita una citazione Birsa, autore di una prova convincente e, soprattutto, del gol vincente, la strada per la risalita è comunque ancora lunghissima…
Prova solo dignitosa della Sampdoria, che resta aggrappata alla propria trequarti per troppo tempo, liberandosi di paure e titubanze solo nell’ultimo quarto d’ora, troppo tardi! Quesito per Rossi, perchè sostituire Gabbiadini proprio quando sarebbe servito di più?
[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]