Milan-Sampdoria: la chiave tattica

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Questo weekend riparte la Serie A, e il palcoscenico del Meazza offre subito un incontro che ha un fascino antico: I rossoneri dovranno infatti esordire Domenica 26 Agosto, ore 18:00 contro la Sampdoria, squadra dall’antico blasone che però ha vissuto un momento appannato della propria storia. Ceduti infatti i due perni del proprio attacco negli scorsi anni, ovvero Pazzini e Cassano, in questi giorni per un scherzo del destino al centro del mercato delle milanesi, i blucerchiati sono infatti retrocessi in serie B. Ottenuta però prontamente la risalita in serie A, la squadra come spesso accade è stata completamente rivoluzionata, a cominciare dall’allenatore: via l’artefice della promozione Iachini e fiducia al “giovane” tecnico dell’Under 21 Ciro Ferrara.

Fin dai primi giorni di ritiro il mister ha voluto chiarire il proprio credo tattico: la Sampdoria utilizzerà un 4-3-3 come modulo di partenza con Gastaldello e Maxi-Lopez, arrivato dal Milan ad inizio estate, come unici punti fermi dello scacchiere tattico. Il resto è un cantiere aperto: ci sono molte situazioni in casa Samp che potrebbero aver destabilizzato la preparazione della nuova stagione, come quelle che vedono coinvolti Angelo Palombo, Franco Semioli, Bertani, Maccarone e Poli; tutti giocatori importanti in passato per la squadra ligure, ma che attualmente figurano come fuori rosa e non hanno ancora ben chiaro quale sarà il proprio destino.

Nonostante questo la squadra di Ferrara ha condotto un buon precampionato, impreziosito dalla vittoria del trofeo Gamper contro il Barcellona [anche se molto rivisitato rispetto alla versione titolare]; spunti importanti si sono visti dal giovane Pedro Obiang [giocatore di soli 20 anni da tenere d’occhio, Ferrara lo ha utilizzato spesso in estate, dimostrando di considerarlo sia un centrocampista, sia un possibile interprete del ruolo di esterno d’attacco] e Roberto Soriano [centrocampista 21enne con il vizio del gol e giocatore che Ferrara conosce molto bene, avendolo lanciato con l’Under 21]; molta curiosità ci sarà anche attorno ad Estigarribbia, ex Juve che non ha avuto molto spazio per esprimersi in bianconero e per Eder, atteso a confermare anche nella massima serie quanto di buono fatto vedere negli scorsi anni nel campionato cadetto.

Insomma, gli uomini di Allegri si troveranno ad affrontare una squadra con alcune individualità interessanti e, cosa importante dal punto di vista tattico, che usa un modulo che può mettere in crisi il sistema di gioco rossonero: affidandosi al 4-3-3 infatti Ferrara farà pressione sopratutto sulle corsie laterali, per poi ordinare ai propri uomini di mettere in mezzo palloni interessanti oppure convergere verso il centro per creare superiorità numerica in area di rigore. Saranno determinanti quindi le prestazioni degli esterni difensivi rossoneri, a cui verrà riservato il compito di contenere l’estro di Eder e la velocità di Estigarribbia.

In avanti invece potrebbe essere una buona partita per Robinho: adottando un modulo sulla carta spregiudicato, i doriani potrebbero concedere alcune ripartenze ai rossoneri e conseguentemente frequenti uno contro uno, e dunque un giocatore bravo nel dribbling come il brasiliano potrebbe risultare decisivo in questo tipo di partita: oltretutto R7 si è dimostrato uno dei più in forma in questo precampionato.

Oltre a questo, dobbiamo aggiungere che le assenze rischiano di essere decisive sull’andamento della partita: tra le fila rossonere infatti in dubbio sono Ambrosini e Abate [difficile che riescano a recuperare], da parte della Sampdoria proprio l’ex Maxi Lopez sta tenendo sulle spine il pubblico blucerchiato. Senza la propria diga di fronte alla difesa Allegri sarà costretto ad adattare uno tra Flamini [più probabile] e Nocerino in quel ruolo, mentre in caso di forfait del terzino destro si vedrà subito in campo De Sciglio, sperando non accusi l’emozione del debutto. Di sicuro però l’assenza più pesante sarebbe quella di Maxi Lopez per la Sampdoria: l’argentino rappresenta il punto di riferimento attorno al quale costruire la manovra offensiva della squadra di Ferrara.

LA CHIAVE TATTICA: Tenere gli esterni difensivi inizialmente bassi e programmare l’eventuale raddoppio delle due mezzali a supporto dei terzini. Una volta riconquistata palla cercare la ripartenza veloce e l’uno contro uno per creare superiorità numerica. Non responsabilizzare troppo Boateng: avendo un fisico possente ci mette più degli altri ad entrare in condizione; la manovra va affidata ad altri calciatori.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]