Siamo a poco più di due settimane dal 20 luglio, giorno di inizio del ritiro a Milanello e preparazione per una nuova stagione che si spera sia migliore delle ultime due. A leggere i giornali in questo periodo però sembra di essere in un altro periodo della stagione, non certo nell’imminenza di una stagione che dovrebbe essere quella per gettare le basi per un nuovo corso rossonero. Certo, non è che il giorno del ritiro la squadra dovrà essere per forza quella definitiva ma almeno avere già una base solida su cui poter lavorare.
Non che manchino i campioni, i giocatori di esperienza ma dove sono i volti nuovi, i giovani della Primavera, i ricambi necessari per dare più freschezza e vivacità al gioco rossonero? Ad oggi non c’è un solo acquisto di nome, un giocatore in grado di dare un contributo alla rosa, di elevare la qualità del gioco, solo dignitosi rincalzi quali Yepes ed Amelia. Le notizie che si leggono intorno al mondo rossonero riguardano solo giocatori già in rosa, i presunti dubbi di Ronaldinho, l’eventuale cessione di Huntelaar, i malumori di Gattuso, situazioni peraltro già note; di trattative in corso, di interesse per questo o quel giocatore neanche l’ombra, sembra proprio che la campagna acquisti – cessioni sia praticamente conclusa al 30 giugno proprio come la stagione passata. Cercare di capire qualcosa dalla società appare estremamente difficile, non si riesce mai a capire quali siano le reali intenzioni della proprietà, o meglio, temiamo che la risposta sia sempre la stessa, il solito ritornello per spiegare il totale immobilismo rossonero. Ricapitoliamolo per i pochi distratti rossoneri: la squadra è competitiva, senza gli infortuni della scorsa stagione avrebbe lottato per lo scudetto sino alla fine, i big non si cedono, ogni arrivo deve essere seguito da una cessione, in venticinque anni si possono accettare anche due stagioni senza alcuna vittoria. Risultano a tutti queste dichiarazioni? Ne ho dimenticata qualcuna?
Forse ci troviamo davanti ad un equivoco tra tifoseria e società, con quest’ultima convinta che i tifosi siano contro il Milan, non siano più affezionati alla squadra, siano critici a prescindere. Nulla di tutto questo; ciò che lascia il tifoso senza parole, o meglio, critico nei confronti della società Milan è il comportamento, la filosofia di questo ultimo anno e mezzo, il fatto di non aver vinto nulla è una diretta conseguenza di quanto è stato seminato in questo periodo e cioè ben poco. In altre annate di questi tempi la rosa era pressoché completata, gli obiettivi già individuati, le idee ben chiare su come giocare, su chi puntare, su tutto quanto aspettava il Milan dall’inizio della stagione in avanti. Oggi non si hanno più obiettivi ben precisi, sen non quello, un po’ generico, di arrivare in Champions League, non si sa ancora come sarà composta la rosa, che tipo di gioco vorrà sviluppare il nuovo mister, su che base puntare la preparazione estiva.
Di noto ed ufficiale c’è solo il precampionato estivo, solite tournee estive in giro per il mondo, triangolari più o meno utili e come al solito poco spazio per allenarsi, prepararsi, conoscere le nuove metodologie di Allegri. In una delle ultime interviste rilasciate, il nostro Presidente (ancora nostro?) ha affermato che intende rimanere per almeno altri venticinque anni a capo del Milan. Certo, visto tutto quello che abbiamo vinto può apparire come un augurio ed una buona notizia in questa estate anonima, guardando l’interesse, l’attaccamento, il tempo dedicato al Milan negli ultimi anni non è che ci sia molto da stare allegri! (nessun gioco di parole). Il fatto di essere critici e perplessi nei confronti dei nostri amati colori sta a dimostrare che il tifoso ci tiene sempre alla squadra, vuole sempre essere protagonista, vuole ritornare ad essere la prima ed unica squadra di Milano. Visto che siamo in periodo di sottoscrizione della nuova campagna abbonamenti non ci sembra che la società stia facendo molto per invogliare il tifoso al rinnovo od alla sottoscrizione di una nuova tessera. Ma come al solito verrà detto che il tifoso è irriconoscente e con la memoria corta…
[Piergiorgio Danuol – Fonte: www.dnamilan.com]
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