Indietro non si torna. Le strade di Clarence Seedorf e del Milan sono destinate a separarsi. Se subito o a giugno dipenderà dall’esito delle prossime due partite contro Lazio e Fiorentina. Con due sconfitte, il tecnico olandese sarà esonerato in anticipo e sostituito – almeno fino a stagione conclusa – dal vice Mauro Tassotti. Silvio Berlusconi, la figlia Barbara e Adriano Galliani ne hanno parlato martedì sera durante il summit ad Arcore. Tutto è già deciso.
La mancanza di risultati e l’eliminazione in Champions hanno solo accelerato la crisi. A gravare sul gonfio momentaccio rossonero sono soprattutto una serie di atteggiamenti del professore non graditi ai vertici di via Aldo Rossi. Questi avrebbero irrigidito Berlusconi, che in due mesi è passato dal considerare Seedorf un pupillo, a prendere in esame l’idea di un nuovo ribaltone tecnico. I giocatori hanno iniziato a lamentarsi con la società, nel mentre l’allenatore ha gestito la situazione in pubblico di testa sua, senza mai confrontarsi con la dirigenza. Come ad esempio – riporta l’edizione de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola – quando a Giancarlo Capelli, leader storico della curva milanista, durante un incontro con gli ultras ha rivelato: “Non mi fido di questi calciatori, non sono da Milan. A fine stagione cambio trequarti della rosa“. Una mossa azzardata agli occhi di Berlusconi – scrive la Gazzetta – che poi avrebbe dovuto finanziare questo costosissimo progetto.
Clarence in questi giorni non ha voluto confronti, né con i giocatori, né con i suoi datori di lavoro. L’olandese non ha nemmeno smentito la ricostruzione divulgata dalla stampa. Segno evidente che qualcosa con il Milan si è rotto per davvero. “Il rapporto è ai minimi termini“, le parole di uno dei protagonisti di questo silente braccio di ferro pubblicate oggi da La Gazzetta dello Sport. Il presidente Berlusconi ha già avvisato i suoi legali di vagliare tutte le opzioni possibili in vista di una risoluzione contrattuale anticipata. Clarence è legato alla panchina rossonera da un contratto di due anni e mezzo a 2 milioni fino a giugno e 3 per le prossime due stagioni. In totale, per le prestazioni dell’ex numero 10 il Milan deve mettere in preventivo una spesa (lorda) pari a 16 milioni di euro. Cifra che il Cavaliere non intende sborsare. Gli avvocati rossoneri hanno già preparato un ricco dossier mirato ad avviare un procedimento di licenziamento per giusta causa. In tal caso – si legge sulla rosea – a Clarence verrebbero addebitati tutti gli episodi in cui ha preso iniziative autonome che potrebbero procurare danni economici e d’immagine al club.
[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]