Riccardo Montolivo in poco tempo è diventato il faro rossonero, colui che illumina la via , l’unico della rosa del Milan con quelle qualità. Il numero 18, causa squalifica, a Cagliari non ci sarà e per Allegri questo è più che un guaio dal momento che a Milanello il sostituto di Montolivo non esiste. Il tecnico livornese davanti alla difesa potrebbe schierare Muntari, out però da parecchio tempo, oppure spostare al centro Flamini, con Nocerino e Boateng ai lati. Ecco, proprio il Boa è il giocatore chiave per questa partita. Senza Riccardo sarà lui a dover prendere per mano la squadra, cosa che quest’anno ha fatto raramente.
I tifosi attendono con ansia una prestazione alla Boateng fatta di tanta corsa, geometrie in mediana e magari un gol. Fino ad ora Prince è andato a segno solamente una volta in stagione, un po’ poco per un calciatore che nei primi due anni di Milan ha messo a segno in totale ben 12 reti. Nella nuova posizione di interno sinistro di centrocampo il ghanese ha dimostrato di avere gamba e senso tattico, indispensabili per il gioco dettato da Allegri. Domenica può essere l’occasione giusta per far ricredere tutti quei tifosi che nella prima parte di stagione lo hanno aspramente criticato e a volte anche fischiato.
ATTENTI A QUEI DUE … – Premesso che non è nostra intenzione entrare nel merito di quanto accaduto ieri, all’aeroporto di Linate, a Mario Balotelli (in quanto, a nostro avviso, si tratta più che di una notizia di cronaca di uno spiffero di gossip), ci pare che il trattamento riservato da molti media italiani sia identico a quello predisposto, quasi a tavolino, per il giovane M’Baye Niang. Il gioiellino francese doveva essere rappresentato come una “testa calda” e, così, quando è stato beccato alla guida senza patente, apriti o cielo. É un po’ accaduta la stessa cosa ieri con Balotelli, che, per tante persone, non è un campione di calcio, bensì un bad boy. Tutte queste, in ogni caso, sono chiacchiere. Per un tifoso e per le testate giornalistiche specializzate quello che deve contare è, nel rispetto della dignità umana, l’aspetto calcistico. Da questo punto di vista i fatti parlano chiaro: Niang, da quando gioca con continuità, riesce a dare una marcia in più al Milan, mostrandosi peraltro disponibile a sacrificare per la squadra. Balotelli, sul campo, nella prima e unica apparizione, ha fatto il professionista vero, assumendosi responsabilità e riuscendo, con freddezza, a decidere la partita con l’Udinese. Se il buongiorno si vede dal mattino…
[Cozzi/Fonte – Fonte: www.ilveromilanista.it]