Milan: sette giorni per Seedorf

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logo-milanSilvio Berlusconi ha dato a Clarence Seedorf una fiducia a tempo: sette giorni (e le due gare di campionato contro Lazio e Fiorentina) per capire se l’olandese rimarrà l’allenatore del Milan almeno fino al termine della stagione 2013/2014. In caso di altre due cadute a Roma e a Firenze, il Professore verrebbe sollevato dal proprio incarico e la panchina rossonera sarebbe affidata sino a giugno a Mauro Tassotti. Per la prossima stagione, invece, Filippo Inzaghi sembra avanti a tutti gli altri contendenti, tra cui anche l’attuale c.t. azzurro Cesare Prandelli, per l’ambito ruolo di tecnico del Milan. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.

É stato Silvio Berlusconi in persona a concedere a Seedorf una fiducia temporanea. Il presidente, martedì sera, si è incontrato a Villa San Martino con Adriano Galliani, la figlia Barbara e tre uomini in rappresentanza della squadra e dello staff tecnico: l’obiettivo era avere un quadro completo della situazione. Il numero uno di via Aldo Rossi, main sponsor dell’olandese, è rimasto deluso dai primi due mesi della sua gestione: in particolare, non sono state gradite alcune scelte tattiche, la sua cocciutaggine ma anche qualche scelta di comunicazione. Per questi motivi, il Cavaliere si è convinto a dare a Seedorf un ultimatum: contro Lazio e Fiorentina non sono ammessi altri passi falsi, altrimenti il rischio esonero sarebbe elevatissimo. Anche perché, secondo quanto emerso nel vertice di Arcore, la squadra vive in un clima di profonda sfiducia.

Insomma, Clarence Seedorf è ufficialmente legato ai risultati. Le prossime due gare di campionato saranno decisive per il suo futuro e per quello del Milan. Il tecnico olandese dovrà risolvere i maggiori problemi che affliggono i rossoneri, emersi nel colloquio brianzolo tra il presidente Berlusconi, Galliani, Barbara e i rappresentanti della squadra e dello staff: il sistema di gioco inadatto, la posizione di De Sciglio, la difficoltà a trovare la via del gol e lo scarso utilizzo di Pazzini. Se Mister Champions League fallirà, dovrà dire addio alla panchina del Milan dopo appena due mesi di permanenza.

[Nicolò Esposito – Fonte: www.ilveromilanista.it]