Segnano solo gli attaccanti. Dei 50 gol realizzati in questo campionato dal Milan – scrive Marco Pasotto su La Gazzetta dello Sport – (gli altri 3 sono autoreti), ben 41 arrivano dall’attacco. Ovvero l’82% dei centri. Le briciole se le prende il centrocampo, con 9 gol, mentre la difesa langue a zero. Un cambio di tendenza se si mettono a confronto l’attuale campionato con i due precedenti: nell’ultima stagione le punte avevano totalizzato 42 gol (58,3%), i centrocampisti addirittura 25 (34,7%) i difensori 5 (7%).
Nell’anno dello scudetto la spalmatura è stata meno evidente – si legge sulla rosea – ma comunque superiore rispetto all’annata in corso: 48 reti l’attacco (76,2%), 14 il centrocampo (22,2%), una la difesa (1,6%). Se avere un attacco in regime di monopolio sia un bene o un male – continua la Gazzetta -, è una domanda che varia a seconda dei punti di vista.
Lo scorso campionato, ad esempio, il gol di Nesta a Roma (3-2 sui giallorossi) è stato fondamentale, così come quello di Yepes a Lecce (4-3). E due stagioni fa Seedorf e Boateng misero insieme 7 gol. (…) Allegri può stare tranquillo: in avanti soluzioni e modalità per andare in gol abbondano. Ma sapere che certe partite possono essere risolte non dai soliti noti, come a Verona, regalerebbe ancora più tranquillità.
[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]
