Milan, su Montolivo si sveglia l’Inter. De Rossi-Roma, cosa aspettate?

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Siamo in pieno mercato! Chi crede che si debba aspettare di vedere sul calendario la data del 3 gennaio per entrare nel vivo delle operazioni sbaglia di grosso. Il mercato è iniziato ed è adesso. Novembre e dicembre sono decisivi per poi chiudere gli affari a gennaio. Certo, ci sono i ritardari che aspettano l’ultima settimana e l’ultimo giorno della sessione invernale, ma questo è un problema che attanaglia soprattutto le piccole. Il Milan ha da mesi in pugno Riccardo Montolivo ma, in estate, gli è andata male perché la Fiorentina non ha mollato la propria presa di posizione e ha tenuto il centrocampista bergamasco, nonostante le condizioni economiche non proprio vantaggiose.

Sebbene l’agente del calciatore, Giovanni Branchini, non sia mai stato contattato da Moratti c’è un piano B per arrivare a Montolivo a gennaio. Ranieri, in quella zona del campo, ha bisogno di ringiovanire e migliorare l’organico. Branca ci ha provato, almeno un tentativo, ma la famiglia Della Valle preferirebbe perderlo a zero, direzione Milan, piuttosto che cederlo per 4 milioni di euro a gennaio alla famiglia Moratti, spesso pungolata sulla vicenda calciopoli da Mister Tod’s e Fay e, certamente, non un patner di fiducia nel Consiglio di Rcs.

Sarà il valzer dei centrocampisti, dal quale al più presto dovrà tirarsi fuori Daniele De Rossi. Fin quando non vedremo la firma sul nuovo contratto, penseremo male, faremo allusioni sul Milan, anche se non crediamo a De Rossi con un’altra maglia, in Italia. Sabatini dice che problemi non ce ne sono: né sui soldi, né sulla durata del contratto. De Rossi, nel frattempo, si fa vedere nella sala privata del ristorante milanese preferito da Galliani e, allora, 1+1 fa 2 per i giornalisti malpensanti. Il progetto giovani, a Trigoria, continua ma questa squadra ha bisogno di fondamenta più solide e la presenza di De Rossi resta imprescindibile. A Novara Luis Enrique si è salvato, soprattutto perché il Novara ha bisogno di un attaccante da doppia cifra che oggi non ha. Poi è facile dare le colpe all’allenatore, ma se Tesser manda Meggiorini solo davanti al portiere e l’attaccante lo colpisce in pieno, sinceramente non riscontriamo in questo responsabilità tecniche.

Ci piace fare mercato e, allora, quando una notizia viene sussurrata va subito verificata. Se poi gli indizi iniziano a diventare più di due, viene voglia di “sparare”. Ci sono stati degli abboccamenti, nelle ultime settimane, tra il proprietario dell’Hellas Verona, Giovanni Martinelli, imprenditore di Castelnuovo del Garda, e l’avvocato vicentino di Mino Raiola, Vittorio Rigo. L’Hellas è nel mirino…di Mino. Da Re del Mercato, ad azionista di riferimento? Il passo è breve, anche se tale notizia dovrà essere (al momento) smentita da tutti. Se sentirete parlare di un imprenditore veronese, Andreoli, che si occupa di rimorchi per camion, allora la strada è quella giusta e porta a Raiola, possibile Patron dell’Hellas Verona. Non arriverà Ibra, non sbarcherà Balotelli ma saremmo proprio curiosi di vedere all’Ata Executive, il buon Mino, in vesti diverse.

La chiusura è dedicata al Ranking Uefa, visto che in questi giorni se n’è parlato tantissimo. La situazione per l’Italia è negativa ma potremmo aggiungere “è ovvio”, se il Milan non vince a Minsk con il Bate Borisov e l’Inter perde in casa con il Trabzonspor. Le milanesi, riferimento principale dell’Italia in Europa, lo scorso anno non hanno aiutato il sistema. Se il Milan non fosse stato mandato a casa dal Tottenham (quest’anno in Europa League) l’Italia avrebbe guadagnato un punto per il passaggio ai quarti, più almeno due punti (una vittoria su due), più i punti dei quarti. I rossoneri sono al dodicesimo posto in classifica con 78.881 punti, dietro anche agli ucraini dello Shaktar. In questa stagione la formazione di Allegri è nona, come l’Inter, con 11.157 punti, nonostante due gironi abbordabili in Champions. Paradossalmente è l’Udinese a tenere alto il tricolore, nel girone più difficile di Europa League (quasi da Champions) che, fatta eccezione per la gara di Madrid, ha vinto con l’Atletico, ha vinto con il Rennes e pareggiato a Glasgow con il Celtic. La squadra di Guidolin ha totalizzato 6.157 punti, per una media italiana di 5.785 punti per squadra: l’Italia, con 40.500 punti, si trova in nona posizione per la stagione attuale, ciò significa che il 15,20% dei punti sono quelli bianconeri.

[Michele Criscitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]