Non è stata una serata di calcio spettacolare quella di ieri fra Milan e Torino che si sono dati il cambio sul piano del rendimento nel corso della gara, con i granata che sono stati migliori nel primo tempo e i rossoneri nel secondo. Anche i gol, che hanno determinato il pareggio che ha rispecchiato quello che si è visto in campo, sono arrivati al 17’ con Immobile e al 50’ con Rami. Immobile ha sfruttato un lancio di Moretti riuscendo a non farsi trovare in fuorigioco grazie anche alla posizione di Emanuelson e poi alla sua bravura nel saltare Bonera ed entrare in area e di piatto destro freddare Abbiati. Rami è stato bravo a sfruttare l’opportunità quando ha passato la palla a Muntari che gliela ha restituita mettendolo nella condizione di andare con il destro al tiro e complice una deviazione involontaria di Glik, che ha spiazzato Padelli, il francese di origini marocchine ha permesso al Milan di conquistare un punto che non cambia molto la situazione dei rossoneri, ma che comunque un po’ smuove la classifica in attesa dei risultati delle gare di domani.
La partita si è svolta come era prevedibile con il Torino schierato con il 3-5-2 (anche quando nella ripresa è entrato El Kaddouri che si è posizionato più da interno di centrocampo prendendo il posto di Farnerud che da trequartista) e ben attento a chiudere tutti gli spazi, ma prontissimo a sfruttare il contropiede ogni volta che ne aveva l’occasione: 16’ cross di Cerci per Darmian con la difesa rossonera che devia la palla sul fondo; 19’ Immobile servito in area da Masiello con Bonera che gli chiude lo spazio per calciare in porta; 33’ tiro di Cerci intercettato da Abbiati; 39’ tiro dalla distanza di Farnerud che finisce alto sopra la traversa; 43’ Immobile supera Bonera e poi Rami gli chiude lo spazio; 67’ traversone di Cerci con palla che finisce fra le mani di Abbiati; 86’ El Kadduri lancia Cerci, ma Abbiati in uscita lo anticipa; 87’ azione che porta alla punizione calciata da Cerci fuori dello specchio della porta. Il Torino ha avuto una grandissima occasione per segnare il secondo gol quando al 31’ Immobile ha innescato Cerci che ha crossato per Farnerud appostato vicino al secondo palo, ma lo svedese non ha impattato di testa perfettamente con la palla che è finita oltre la traversa.
Il Milan si è affidato al 4-2-3-1 e sin dall’inizio ha pressato senza però creare veri pericoli un po’ per l’imprecisione (6’ Pazzini; 11’ Rami; 26’, 44’, 54’ e 91’ Kakà; 32’ De Sciglio) o la troppa centralità di qualche conclusione (29’ Pazzini; 37’ e 49’ Muntari, 64’ De Jong) e un po’ per l’attenzione di Padelli che per evitare rischi in cinque occasioni ha mandato la palla sul fondo (5’ e 22’ Pazzini; 30’ e 45’ Honda; 78’ Montolivo). Da segnalare che al 60’ Kakà ha servito in area Robinho che però era in fuorigioco e la sua posizione è stata subito sbandierata dal guardialinee. Al 69’ Ventura ha fatto esordire Kurtic mandandolo in campo al posto di Basha, lo sloveno non ha avuto molte occasioni per mettersi in mostra ed è anche comprensibile perché è stato in campo poco più di venti minuti e non è ancora addentro alle trame di gioco poiché ha avuto il tempo di svolgere solo due allenamenti con i nuovi compagni.
Nella ripresa i rossoneri sono stati per lunghi tratti nella metà campo del Torino, ma non sono riusciti a segnare il secondo gol perché sia Robinho sia Honda non erano in serata, Pazzini non ha quasi mai ricevuto in area palle giocabili, Kakà è stato il solo che si è prodigato nel creare gioco, però non ha avuto adeguato supporto dai compagni e l’assenza per squalifica di Balotelli si è sentita. Il Torino non ha sfruttato l’occasione nel primo tempo di segnare il secondo gol e dopo aver subito la rete del Milan ha accusato il colpo, commettendo anche qualche errore di troppo nei passaggi e solo nel finale di gara, quando le squadre si sono allungate, è riuscito in qualche occasione a liberarsi della pressione dei rossoneri senza però creare veri pericoli dalle parti di Abbiati, ma ha tenuto bene in fase difensiva usufruendo anche delle lacune rossonere.
Il Torino ha dimostrato che può continuare serenamente il percorso intrapreso e cullare il sogno di agguantare un posto in Europa League e se alla fine non ci riuscirà avrà comunque posto le basi per provarci la prossima stagione partendo dall’esperienza di questa; il Milan invece deve lavorare molto per non correre il rischio di terminare il campionato in una posizione di classifica lontana dagli obiettivi di inizio stagione.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]