Va ammesso che dei cinque nessuno ha lasciato ricordi indelebili nelle squadre dove è stato momentaneamente parcheggiato: troppo deludente per essere vero l’Alessandro Matri visto a Firenze (in prestito secco), sulla scia delle negative prestazioni offerte in rossonero; Nocerino e Traorè sono stati poco apprezzati rispettivamente in Inghilterra e Turchia, dove hanno trovato abbastanza spazio ma non unanimi consensi; Mbaye Niang a Montpellier si è fatto invece notare più per vicende extracalcistiche che per le sue doti sul rettangolo verde, facendo infuriare il vulcanico presidente dei blu-arancioni Nicollin; infine Jherson Vergara, il quale anche a Parma si è confermato vero e proprio oggetto misterioso, colpito pure da un infortunio che lo sta tenendo tutt’ora fermo ai box. Con scarse credenziali, una stagione negativa alle spalle e di conseguenza un valore di mercato ridotto, i cinque (ma ricordiamo che saranno in tanti altri, tra cui anche Didac Vilà) faranno ritorno alla base, probabilmente solo di passaggio.
Se Nocerino e Matri sembrano i più appetiti da club italiani e non (Torino per il primo, Tottenham per il secondo), ben diversa è la situazione riguardante gli altri tre “cavalli di ritorno“. Non sarà una passeggiata trovare una sistemazione a Vergara, Traorè e Niang dopo le incertezze degli ultimi deludenti mesi. Molti club francesi ed inglesi comunque non disdegnerebbero di accaparrarsi l’ex Caen e non è detto che per lui non si possano aprire presto scenari di un certo livello: molti addetti ai lavori vedono in lui grandi qualità ancora non del tutto espresse. L’obiettivo societario principale in ogni caso sarà di provare a monetizzare dalla loro cessione oppure inserirli in qualche trattativa come contropartita tecnica. In caso di mancanza di acquirenti a titolo definitivo, si cercherà per loro un’altra sistemazione in prestito, sempre che qualcuno non decida di trattenerli.
Molto del loro futuro infatti dipenderà anche dalle scelte di chi siederà sulla panchina rossonera nella prossima stagione: non sarebbe infatti una sorpresa se qualcuno di loro rientrasse nei piani tecnici dell’ormai sempre più probabile nuovo allenatore milanista. Nocerino, Matri e Niang desidererebbero in cuor loro una seconda possibilità dopo l’esilio dorato di questi mesi, per potersi giocare al meglio le proprie carte in rossonero. Una seconda possibilità, si sa, non la si può negare a nessuno.
In conclusione, il Milan dal 1° di luglio vedrà rientrare una miriade di giocatori di ritorno dai vari prestiti a cui giocoforza dovrà trovare una sistemazione che sia vantaggiosa sia per la società stessa che per i singoli calciatori. Una cosa è certa: non sarà assolutamente semplice sfoltire una rosa così ampia. C’è il rischio fondato che le mancate operazioni in uscita possano bloccare quelle in entrata, congelando così il mercato rossonero. Cedere gli esuberi per evitare lo stallo: questa è la priorità della calda estate del Diavolo.
[Alessandro Bracci – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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