Ancora Mario, ancora una volta. Squalificato per tre giornate di campionato “per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario, per proteste nei confronti degli ufficiali di gara… e per avere, all’atto dell’espulsione, rivolto all’arbitro espressioni ingiuriose e intimidatorie”. Capitolo già letto di un romanzo dai colpi di scena scontati.
Al termine di Milan-Napoli, Balotelli va a protestare con Banti per un fallo di Behrami, non redarguito (ostruzione); è lì che il direttore di gara estrae il secondo cartellino giallo che vale il rosso (durante la partita l’attaccante bresciano era stato ammonito per fallo su Dzemaili). Ma la sceneggiata del 45 rossonero non termina così: volano parole grosse sul prato del “Meazza”; il comunicato di ieri parla addirittura di minacce. É il quarto uomo Marzaloni a rilevare l’infrazione. Salterà Bologna-Milan, Milan-Sampdoria e Juventus-Milan.
Il Milan ha fatto sapere che presenterà ricorso, ma i margini per l’accettazione – spiega La Gazzetta dello Sport oggi in edicola – sembrano oggettivamente scarsi. Nel caso di Firenze (Fiorentina-Milan del 7 aprile 2013, ndr) – quando il reclamo portò a un turno di condono – l’apparato difensivo aveva puntato su un giocatore innervosito dai cori razzisti – continua la rosea -, su un clima particolarmente ostile; e su espressioni irriguardose, mesi fa lo sconto di un turno non fu sufficiente a spedirlo in campo a Torino.
[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]