Ieri giornata euforica per tutti i tifosi rossoneri. L’arrivo di Kakà ha riportato entusiasmo in una piazza un po’ abbacchiata da un mercato di profilo basso e che di fatto non ha mutato di molto il valore della squadra.
Nonostante le incognite sul brasiliano siano ancora tante viste le deludenti stagioni con la maglia del Real Madrid, intorno al brasiliano c’è ancora tanta fiducia e soprattutto tanto affetto, quello non è mai cambiato. Lo scetticismo che aleggia intorno a Kakà è ancora tanto, il suo ritorno è paragonato a tanti ex grandi rossoneri (Gullit e Shevchenko su tutti) che, una volta tornati a casa, non sono riusciti a ripetere le prestazioni eccellenti della prima esperienza.
Tutto dipenderà dal giocatore sudamericano: riuscirà a imporsi in questo Milan fatto di giovani e poca qualità? Si perchè Kakà, pensandoci bene, qualitativamente potrebbe essere ancora uno dei migliori nella rosa rossonera. Motivazioni e voglia di riscatto nel mostrare al mondo che non è il giocatore abulico e triste visto a Madrid saranno le due componenti principali che potranno far rinascere Kakà.
E in più c’è un Mondiale in Brasile da conquistare, appuntamento a cui l’ex Pallone d’oro farà di tutto per non mancare. Trascinare il Milan più in alto possibile e portare in squadra quell’esperienza e qualità che mancano: questo è l’obiettivo di Kakà. Qualunque tifoso sa bene che sarà praticamente impossibile riammirare il giocatore che ha incantato San Siro dal 2003 al 2009, ma di certo si augura che il “nuovo” Kakà (al 60/70% ) possa trascinare il Milan più in alto possibile, verso traguardi che anche un tempo sembravano scogli insormontabili.
[Isaac Cozzi – Fonte: www.ilveromilanista.it]