Milan: Zapata il più presente

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logo-milanPer certi versi la presenza di Zapata nella rosa del Milan è da ritenere una fortuna. Dopo questa affermazione probabilmente molti tifosi del diavolo si staranno chiedendo perchè. Ebbene dei 18 incontri ufficiali disputati in questa sciagurata stagione, Zapata non ha saltato neanche un minuto timbrando il cartellino “presente” ben 12 volte in campionato e 6 volte in Champions League (2 le partite del play-off e 4 quelle del girone) fornendo anche il suo contributo in termini di assist contro il Parma e il Celtic.

Il difensore colombiano non ha certamente brillato ma almeno si è reso sempre disponibile in un reparto falcidiato troppo spesso dagli infortuni e dalle squalifiche. Se non fosse per le gravi ed incredibili amnesie difensive che lo portano a disimpegnarsi con sufficienza del pallone finendo per regalarlo agli avversari e mettere in grave difficoltà la retroguardia rossonera, Zapata risulta comunque un elemento valido sul quale la società ha deciso di investire una cifra importante in estate riscattando integralmente il suo cartellino dal Villareal. La carta d’identità è ancora molto buona (27) e anche le qualità fisiche e tecniche non sono inferiori a molti altri centrali difensivi attualmente in circolazione.

Zapata ha dimostrato più volte, soprattutto ai tempi dell’Udinese ma anche nella seconda parte della stagione passata, di poter offrire oltre alla quantità anche una buona dose di qualità perchè con Mexes, è bene ricordarlo, ha formato una delle coppie difensive meno battute nel girone di ritorno della Serie A 2012/13 consentendo al Milan di effettuare la strepitosa rimonta conclusa poi con l’impensabile piazzamento al terzo posto in classifica. Quest’anno purtroppo, complice una moltitudine di eventi, gli standard sono tornati paurosamente bassi e i tifosi sperano in una immediata inversione di tendenza.

Dopo la pausa per le nazionali Zapata ha l’obbligo di tornare sui buoni livelli che abbiamo potuto apprezzare anche perché, pur rivestendo un ruolo importante nelle gerarchie del tecnico, Silvestre e Bonera sono prossimi al rientro e da gennaio Allegri (o chi per lui) avrà a disposizione anche Rami per cercare di ritrovare quella solidità difensiva che ormai sembra solo un triste e sbiadito ricordo.

[Francesco Ciociola – Fonte: www.ilveromilanista.it]