Milito merita fiducia, l’arrivo di un attaccante non avrebbe senso

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Inutile negarlo, domenica sera poteva andare diversamente per Diego Milito. Il Principe, relegato in panchina da Benitez a causa di condizioni non ancora ottimali, ha avuto servita sul piatto d’argento la possibilità di tornare a sedersi sul trono che gli spetta. Il match tra due nobili del calcio italiano era il teatro ideale per ripristinare la dinastia principesca, ma il fato stesso, che mettendo fuori causa Biabiany gli ha concesso una nuova, inaspettata chance, lo ha punito beffardamente. Due grandi occasioni, entrambe sul finire dei tempi di gioco. Nella prima, su assist di Eto’o, la zampata che non inquadra lo specchio della porta da posizione a lui favorevole. Ancora peggio la seconda opportunità: assist di Cambiasso, stop paradisiaco e conclusione rapida quanto imprecisa. San Siro era pronto a esplodere, ma ha dovuto suo malgrado ingoiare l’ennesimo rospo amarissimo.

La luna storta dell’argentino non accenna dunque a raddrizzarsi, sarebbe stata proprio una favola un suo gol decisivo all’interno di una sfida tanto sentita. Bisognerà invece attendere ancora, magari al Sant’Elia, all’ora di pranzo, Milito tornerà a divorare i difensori avversari piuttosto che reti sotto porta. Intanto però gli organi di informazione continuano a puntargli il dito contro, anche perché non nutrono alcuna gratitudine nei suoi confronti e il tiro a bersaglio gli diviene più facile. Ma il tifoso nerazzurro, per quanto spazientito, non smette di sperare nella rinascita del centravanti, contando sul fatto che stia vivendo solo un periodo di appannamento. Ne sono convinti anche Rafa Benitez e la dirigenza nerazzurra, che rinnovando il contratto al giocatore ha voluto testimoniargli la propria fiducia, nonostante i 31 anni e un fisico che con il trascorrere del tempo fatica a entrare rapidamente in condizione. Proprio partendo da questa fiducia, tradotta in un nuovo contratto e un aumento di stipendio, si può facilmente intuire che Milito non rischi di essere ‘rimpiazzato’ dall’arrivo, già a gennaio, di altri attaccanti.

I nomi che circolano sono affascinanti, ma allo stesso tempo fantasiosi: Luis Fabiano, Benzema, Fernando Torres, persino Gilardino. Insomma, tanto materiale per i Fantallenatori, ma non per gli addetti ai lavori del calcio italiano e nerazzurro in particolare. E se la stima nel Principe non fosse una ragione sufficiente per garantirne la conferma, basti pensare che l’arrivo di un nuovo centravanti che giochi al suo posto sarebbe fuori luogo, considerati innanzitutto i costi (un big non viene per quattro spiccioli, per giunta a gennaio), ma soprattutto la presenza in squadra di Samuel Eto’o, che farebbe carte false per agire nella posizione solitamente occupata dall’argentino. Aumentare quella che ad oggi è una vera e propria concorrenza interna (benefica e costruttiva), creerebbe scompensi e frustrazioni all’interno dello spogliatoio, oltre a limitare l’autostima, già non ai massimi livelli, di Milito. Il quale, va ribadito, merita fiducia e non solo per quanto fatto nella stagione della Tripletta, bensì per il suo valore e le sue prestazioni, che pur a secco di gol sono sempre votate al sacrificio per la squadra.

Averne, dunque, giocatori come il Principe: per ora è giusto cavalcare la vena realizzativa di Eto’o, ma presto anche l’argentino tornerà a offrire il suo contributo in fatto di gol, zittendo tutte le voci impietose che lo definiscono un peso nella rosa a disposizione di Benitez.

[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]